Nella prima sequenza si vede, ripresa a partire dalle ore 20.42, si vede prima il rumeno che, girato verso la parete in plexiglas che separa “l’acquario” dalla sala agenti, si rivolge con toni minacciosi, sollevando il pugno e facendo il segno di tagliare la gola, ricostruisce il Corriere.
Subito dopo entra nella stanza l’agente Migliore, che afferra il fermato per la nuca e lo porta fuori “dall’acquario”, quindi dalla visuale della telecamera.
Un minuto più tardi lo stesso Migliore riporta Daju dentro la sala fermati, trascinandolo per un piede e lasciandolo a terra, così come è scritto nel documento consegnato dalla polizia ai magistrati, gli spruzza lo spray urticante in faccia (foto 5 e 6) “lasciando l’uomo a terra sofferente che si dimena” (foto 7 e 8). Alle 20,.57 circa arriva l’assistente capo Colpini (foto 9), e Daju viene trascinato nuovamente fuori dalla stanza.
Dopo un’ora e più, la telecamera riprende un’altra sequenza di immagini nelle quali, dalle 22.01 in avanti, si vede Colpini che “a seguito di un comportamento di Daju che si mette in un angolo della stanza con l’intento di urinare, fa ingresso nella saletta al fine di fermarlo”.
Nella ricostruzione degli investigatori, l’assistente capo prima gli spruzza lo spray urticante (fotogramma 15), poi lo aggredisce e “infine utilizza lo stesso Daju trascinato a terra e strofinato sulla sua urina per pulire il pavimento” (fotogrammi da 17 a 29).
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