Pubblicato il 22 Giugno 2024
Ancora una volta la storia del nostro Paese sfregiata. Ancora una volta un patrimonio prezioso per tutta l’umanità violato. Dopo i recenti scempi del Colosseo, firmato dai turisti, questa volta a essere stato vittima dei vandali è stato il parco archeologico di Pompei.
Il personale di vigilanza e accoglienza ha fermato un turista del Kazakistan mentre stava incidendo delle lettere su un intonaco chiaro nella casa dei Ceii, una delle domus più note della città.
Il turista è stato denunciato al posto fisso dei carabinieri vicino agli scavi.
Adesso dovrà rispondere per il danno arrecato al patrimonio. I restauratori e il personale di coordinamento stanno ora valutando il modo migliore per ripristinare la parete.
“Un atto incivile, grazie alla nuova legge voluta dal ministro Gennaro Sangiuliano l’autore del reato dovrà pagare per il restauro della parete”, sottolinea il direttore del parco, Gabriel Zuchtriegel.
“Si tratta di un atto gravissimo che andrà perseguito severamente e, anche grazie alla nuova legge da me fortemente voluta, l’autore sarà costretto a ripagare i costi del ripristino integrale del danno arrecato”, sottolinea il ministro Gennaro Sangiuliano.