Pubblicato il 8 Luglio 2020
14 agosto 2018. Una mattinata molto grigia e piovosa, una vigilia di Ferragosto tutt’altro che promettente che, purtroppo, si trasforma in tragedia. Sono le ore 11,34 e ad un tratto si sente un boato. Il ponte che crolla e, di colpo, volano giù auto, camion, e furgoni. Restano solo macerie e le lamiere dei veicoli circolanti. In totale, sono 43 le persone ad averci rimesso la vita. A crollare è il Ponte Morandi di Genova. Una grande arteria che unisce anzi univa riviera di levante con riviera di ponente, e dalla quale si doveva assolutamente transitare se si voleva andare verso il porto del capoluogo ligure oppure deviare sull’autostrada Genova–Alessandria-Torino.
Di quel ponte crollato, resta vivo il ricordo, una profonda ferita che un’intera città ancora oggi sta cercando di rimarginare. I lavori per la costruzione del nuovo ponte, sono cominciati da diverso tempo. Il progetto, messo in piedi da Renzo Piano, ancora è in fase di completamento, ma ha già suscitato aspre polemiche tra le forze politiche.
Oggetto della polemica, una lettera. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, tramite la sua numero uno, l’On. Paola De Micheli, ha inviato una lettera al sindaco di Genova nonché commissario straordinario per la ricostruzione del ponte, Marco Bucci. In questa lettera, il MIT annuncia il rispetto della convenzione con ASPI- Associazione Autostrade per l’Italia. Una decisione che ha scatenato l’ira funesta delle forze di opposizione e anche di più di qualcuno, all’interno del M5S, che chiede coerenza con quanto si è sempre sostenuto ovvero togliere la concessione della gestione delle nostre autostrade e di tutte le infrastrutture collegate alla famiglia Benetton.
L’ipotesi della revoca non è, affatto, tramontata ma finché non sarà presa una decisione ufficiale, ASPI resta il gestore. Il Governatore della Liguria, Giovanni Toti, intervenendo sulla questione dice apertamente: “due anni di bugie”. Il leader e Segretario della Lega, Matteo Salvini, dichiara: “Confermata la concessione ad Autostrade? Cosa non si fa per salvare la poltrona, 5Stelle ridicoli e bugiardi, due anni di menzogne e tempo perso: colpa di Salvini anche questo?”. Critiche roventi piovono, anche da Forza Italia e Fdi, mentre dentro i pentastellati c’è chi resta coerente con le vecchie posizioni. Uno di questi è Vito Crimi che dice: “Il Ponte di Genova non deve essere riconsegnato nelle mani dei Benetton. Non possiamo permetterlo. Questi irresponsabili devono ancora rendere conto di quanto è successo e non dovrebbero più gestire le autostrade italiane. Su questo il Movimento Cinque Stelle non arretra di un millimetro”.
Genova, due anni dopo. “Dolore e polemiche tardano a cessare”.