Genova – La mattina del 14 agosto 2018 l’autista 37enne Luigi Fiorillo guidava il camioncino della Basko. Ha inchiodato a pochi passi dal baratro, ad un passo dalla “fine”, davanti a sé lo scenario apocalittico di tonnellate di calcestruzzo che precipitano nel vuoto portandosi dietro decine di auto e 43 vite.
Cabina blu e cassone verde acceso con la scritta rossa “Basko”, da allora, è diventato il simbolo della tragedia del ponte Morandi, cambiando per sempre la storia di Genova.
Il Volvo Fm 300 di proprietà dell’azienda di autotrasporto Damonte (cui il gruppo Sogegross ha appaltato il servizio di consegna Basko) è rimasto per settimane sull’orlo del precipizio del troncone ovest del viadotto sul Polcevera, sino a quando, con il via libera delle autorità, non era stato rimosso e restituito alla Damonte.
Oggi, torna a casa. E’ stato riacquistato dalla Sogegross, proprietaria del marchio, dopo che Damonte lo aveva venduto a una società lombarda.
«Quando abbiamo saputo di questo passaggio, abbiamo deciso di acquistarlo per evitare che ne fosse fatto un uso improprio – ha detto Lucia Bruzzone, portavoce del gruppo Sogegross -. Il camioncino sarà donato e a disposizione del Comune di Genova per qualunque utilizzo o se utile alla cittadinanza». Attualmente il mezzo è parcheggiato nelle sede direzionale della Sogegross, a Bolzaneto.
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