Due spari in piena notte, esplosi nell’androne di uno degli ingressi di un condominio di Latina, all’indirizzo di M.D.M., un giovane di 27 anni, che rientrava a casa dopo una serata trascorsa con gli amici. Siamo nella zona di viale Le Corbusier.
Il ragazzo apre il portone a vetri, fa due passi e chiama l’ascensore. Sente un rumore, si volta e vede una sagoma scura che spalanca la porta prima che si richiuda e protende il braccio, impugnando una pistola. Il giovane tenta di fuggire su per le scale, ma il suo aggressore lo insegue e spara due colpi. Uno dei proiettili colpisce di striscio il muro, mentre l’altro si conficca nel gluteo del giovane. Nonostante le ferite, la vittima riesce a raggiungere l’appartamento dove vive con la madre, chiudendosi la porta alle spalle e chiamando immediatamente i soccorsi.
Nel frattempo, l’assalitore fugge nel buio. Probabilmente c’era qualcuno ad aspettarlo lungo viale Le Corbusier. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura, giunti sul posto dopo la chiamata al numero unico per l’emergenza, stanno acquisendo le immagini della videosorveglianza del supermercato e di un’altra attività nelle vicinanze, non lontano dal sottopasso che attraversa la Pontina.
I sanitari del 118 stabilizzano la vittima, che ha perso molto sangue e lo portano al Goretti, dove viene operato d’urgenza dai chirurghi urologi dell’equipe del primario Pier Luca Pellegrini. Le sue condizioni sono gravi, ma non è in pericolo di vita.
Gli investigatori, guidati dal capo della Squadra Mobile, il vicequestore Mattia Falso, stanno cercando di ricostruire l’accaduto e identificare l’assalitore e gli eventuali mandanti. La descrizione fornita dalla vittima è scarna: un giovane, forse molto giovane, magro, con uno scaldacollo alzato fino agli occhi e un cappellino nero calato fino alle sopracciglia. La vittima, un 27enne senza precedenti penali, ad eccezione di un vecchio DASPO dopo una partita del Latina, è uno sportivo che pratica la boxe. Gli investigatori stanno scavando nel suo passato per trovare eventuali motivi dietro l’attacco.
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