Pubblicato il 8 Maggio 2024
La corsa alle rielezioni di Trump si sta trasformando in una vera e propria corsa ad ostacoli. L’ultimo si chiama Stormy Daniels, pornoattrice 45enne che ha accusato il tycoon di violenza sessuale nell’aula di tribunale a New York.
Cos’è successo tra Donald Trump e Stormy Daniels?
L’attrice, all’epoca dei fatti 27enne, ha raccontato che nel 2006 conobbe Trump durante un torneo di golf sul Lago di Tahoe, in Nevada. Il suo racconto è stato condito da particolari piccanti dinanzi alla giuria piuttosto sconvolta e imbarazzata.
A quel tempo Trump, che era un ricco imprenditore ancora lontano dalla politica, invitò la giovane attrice a cena nella sua mega-suite in hotel. La Daniels accettò l’invito e raccontò che Trump la accolse con un pigiama di seta. Quando le sue avances iniziarono a farsi troppo esplicite lei lo colpì per scherzo con una rivista e, quando gli chiese se fosse sposato, lui disse di sì aggiungendo che però non era un problema poiché neanche dormiva nel letto con la moglie. Durante queste dichiarazioni, come riportato dal New York Times, Trump avrebbe scosso la testa sbottando “bullshit”, cioè “str****te”, costringendo il giudice a riprenderlo.
La Daniels ha raccontato poi di essere andata in bagno e, rientrata in camera da letto, vide Trump in maglietta e boxer. Lei stava per andarsene, ma lui la fermò anche se non in maniera minacciosa. Poi sarebbe iniziato il rapporto sessuale, breve e senza protezione a detta dell’attrice.
Lei non disse un no esplicito, ma si sentì comunque in una posizione di squilibrio di potere. “Fissavo il soffitto e mi chiedevo come fossi finita lì” – ha detto l’attrice.
Il processo
Nel corso del processo l’attrice è sembrata su di giri, tant’è che durante le sue dichiarazioni ha fornito particolari piuttosto intimi ed espliciti tra battute e risate, costringendo il giudice a richiamarla e ad invitarla ad attenersi al racconto, senza necessariamente rivelare dettagli scabrosi.
Da sottolineare però che il processo contro Trump non riguarda la presunta violenza sessuale commessa nei confronti di Stormy Daniels, ma la frode sui conti che il tycoon avrebbe commesso per nascondere il versamento di 130.000 dollari al suo ex avvocato, Michael Cohen, che a sua volta li diede all’attrice per comprare il suo silenzio all’indomani delle elezioni del 2016.
Gli avvocati di Trump hanno detto che la versione della donna non è credibile, che in effetti più volte è caduta in contraddizione avendo fornito dettagli diversi a distanza di tempo. Lo stesso giudice ha ammesso che “è meglio non dire alcune cose” che la Daniels potrebbe avere problemi di credibilità. In ogni caso il processo prosegue e l’attrice domani tornerà in aula per rispondere alle domande degli avvocati di Trump.