Pubblicato il 12 Marzo 2024
Un uomo di 40 anni di Torino, con problemi di tossicodipendenza, è stato condannato a 3 anni e 4 mesi con il rito abbreviato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti del figlio di 8 anni. Secondo le indagini il 40enne avrebbe portato il piccolo ad un incontro con una prostituta per “iniziarlo al sesso”.
Le indagini
Il bimbo, traumatizzato per quello che aveva vissuto, ha raccontato tutto alla psicologa che a sua volta ha avvisato le forze dell’ordine. La Procura aveva chiesto 8 anni, alla fine il verdetto è stato di 3 anni e 4 mesi.
L’uomo sin da subito aveva negato tutto, sostenendo che il figlio aveva equivocato le sue intenzioni o che forse la psicologa aveva male interpretato le parole del figlio. Il piccolo, dopo l’arresto del padre risalente alla scorsa estate, era stato ascoltato dalla psicologa proprio per individuare eventuali traumi o violenze subite. L’uomo infatti già era stato accusato in passato di maltrattamenti ai danni della moglie ed era finito in carcere.
La denuncia
Dopo la denuncia della psicologa era partita una nuova inchiesta, affidata al pm Davide Pretti. Basilio Foti e Luca Schera, avvocati del 40enne, avevano chiesto e ottenuto di poter analizzare e visionare il colloquio integrale tra la specialista e il bimbo.
Secondo la difesa la donna in questione non era una prostituta, ma semplicemente un’amica dell’imputato, che tra l’altro non sarebbe mai stata identificata. Secondo quanto trapelato sarebbe stata proprio lei a toccare il bambino nelle parti intime, mentre si trovava a bordo dell’auto col padre.
Il pm Pretti ha dato ragione ala psicologa ritenendo credibile quanto emerso dal colloquio con il piccolo e alla fine il giudice ha accolto parzialmente la richiesta dell’accusa, condannando l’uomo a 3 anni e 4 mesi.