Pubblicato il 8 Luglio 2022
Il pos è obbligatorio dal 2014 ma solo dalla scorso 30 giugno, quando sono entrate in vigore le sanzioni, i commercianti e i professionisti si sono dovuti adeguare per evitare multe salate.
Cos’è il pos?
Commercianti e studi professionali devono quindi dotarsi obbligatoriamente di un pos per accettare i pagamenti cashless, con bancomat e carta di credito o di debito.
Il pos è per l’appunto un dispositivo che accetta i pagamenti con carte di credito, debito e prepagate tramite la lettura di un chip ed è l’acronimo di Piano Operativo di Sicurezza.
Cosa succede se i commercianti e i professionisti non sono dotati di pos e quindi non è possibile procedere al pagamento digitale? In tal caso è possibile denunciare in due diverse modalità.
Come denunciare chi non è dotato del pos obbligatorio e nega il pagamento digitale?
Come spiega Money.it, il decreto prevede che i controlli vengano eseguiti dalla Polizia Giudiziaria e dagli organi preposti al controllo, cioè l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza.
Spetta però al cliente denunciare il professionista o il commerciante che ha negato il pagamento tramite pos, affinché possa essere applicata la sanzione.
Le modalità per denunciare sono due. Nel primo caso bisogna chiamare la Guardia di Finanza e attendere sul posto per poi procedere con la verbalizzazione della denuncia; la segnalazione può essere fatta anche in forma anonima dando tutte le informazioni necessarie tramite telefono.
Nel secondo caso è possibile procedere alla denuncia compilando un modulo scaricabile dal sito direttamente online, per poi consegnarlo alla centrale operativa più vicina.
Nel modello cartaceo è richiesto l’inserimento dei propri dati personali ma, chi vuole mantenere l’anonimato, può consegnare il documento agli sportelli senza inserire nome e cognome.
Va però evidenziato che nella maggior parte dei casi le segnalazioni anonime non vengono prese in considerazione dagli organi preposti.