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Pranzo di nozze con lo chef stellato: decine di intossicati per le vongole avariate. Rischia la condanna

Pubblicato il 23 Dicembre 2023

Un pranzo di nozze speciale con location ricercata e piatti gourmet che però si conclude nel peggiore dei modi con decine di invitati intossicati da norovirus per colpa di una partita di vongole avariate servite col risotto nel ristorante, come si scoprirà successivamente.

È questo l’episodio che ha messo nei guai lo chef pluristellato Marco Sacco, ora a processo per i reati di lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive.

I fatti risalgono all’estate del 2021 in occasione di un pranzo di nozze al ristorante due stelle Michelin Piccolo Lago di Verbania, affacciato sul lago di Mergozzo.

Molti dei partecipanti al banchetto del luglio di due anni fa avevano accusato i sintomi dell’intossicazione come nausea, vomito, dissenteria e crampi addominali, e alcuni erano ricorsi persino alle cure del pronto soccorso.

Così come accertato delle indagini del Nas dei carabinieri e dalle analisi successive, in quel pranzo venne servito un risotto con vongole e borragine che causò una intossicazione alimentare per circa 75 persone tra invitati e sposini.

Le analisi hanno stabilito che i malori sono stati causati dalle vongole servite crude quel giorno e contaminate.

Secondo l’accusa, chef e direttrice di sala devono essere chiamati a rispondere dei fatti perché il prodotto surgelato, venendo decongelato e successivamente servito, sarebbe stato di fatto trattato.

La difesa però sostiene di aver rispettato alla lettera le istruzioni riportate in etichetta dal produttore e quindi sostiene che la contaminazione era già presente in precedenza.

Lo stesso chef aveva spiegato a Gusto che loro avevano comprato appositamente vongole che potevano essere mangiate crude, e che si trattava di un prodotto che usava da anni e col quale erano stati preparati più di 3mila piatti.

Nel processo si sono costituite circa cinquanta parti civili, tra cui anche gli sposi, che hanno chiesto un risarcimento danni che supera i 100mila euro.

La decisione del giudice arriverà il prossimo anno. La Gup ha rinviato la sentenza al prossimo 23 febbraio.