Pubblicato il 10 Agosto 2020
Prc Sicilia, Partito della Rifondazione Comunista, e il circolo Prc “Peppino Impastato” di Messina contro le “politiche ghetizzanti ed escludenti” del governo regionale guidato da Musumeci. E non mancano le critiche al sindaco di Messina Cateno De Luca, che “con il suo linguaggio razzista e ultra populista rischia di creare non poche tensioni nel quartiere messinese”, in relazione all’Hotspot di Bisconte.
Ecco l’analisi del Prc Sicilia: “Il governo italiano nella prima fase del lockdown e qualche giorno fa ha pubblicato avvisi pubblici per reperire navi da destinare all’assistenza e alla sorveglianza sanitaria dei migranti soccorsi in mare o giunti sul territorio nazionale a seguito di sbarchi, creando, in sintesi, nuovi hotspot galleggianti. La proposta è stata ripresa in queste ore dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. La notizia di decine di migranti sbarcati in alcuni porti siciliani, positivi al Covid-19, ha riattivato la squallida retorica razzista dell’untore nero. Il presidente Musumeci vuol fare diventare l’isola siciliana un lager a cielo aperto e contemporaneamente crea allarmismo e xenofobia”.
Continua Rifondazione: “Non è da meno il sindaco di Messina Cateno De Luca. Con il suo solito piglio sceriffesco ha annunciato di occupare (sic!) l’hotspot, in cui sono stati trasferiti i migranti riscontrati positivi al Covid, e di uscire solo quando la ministra Lamorgese e il prefetto di Messina Librizzi disporranno lo smantellamento della struttura. La solita sguaiata e prevedibile uscita propagandistica!”.
Per Rifondazione comunista siciliana e il circolo “Impastato”, “i soggetti partitici si trovano per le mani due temi sociali assai delicati per i quali la modalità politica d’approccio segna preventivamente un netto discrimine tra visioni differenti per abbordare la questione sicurezza e le migrazioni. La destra che da sempre maneggia queste tematiche populisticamente, generando e facendo leva sulle paure e sulle insicurezze dei cittadini, non può lasciarsi sfuggire, adesso, l’occasione per raccogliere consenso attraverso quella che potremmo definire la combinazione tra sicurezza sanitaria e migrazione/accoglienza. Ecco che scatta fulminea la corsa a chi la spara più grossa servendosi, senza alcuna remora, di tensione e paura financo a reclutare la popolazione locale per ingaggiare una guerra contro i ragazzi e le donne di colore dell’hotspot di Bisconte”.
Di conseguenza, il partito ritiene “inaccettabile la proposta segregativa e scientificamente sbagliata del presidente siciliano Musumeci alla ricerca di navi per rinchiuderci i migranti. Secondo Massimo Galli, direttore di Malattie infettive dell’ospedale Luigi Sacco di Milano, sarebbe un errore colossale perché si innalzerebbe, qualora ci fossero contagiati, la velocità del contagio e l’insorgere di gravi conseguenze. Il PRC in Sicilia, per tali motivi, critica fortemente le politiche ghettizzanti ed escludenti di Musumeci e denuncia nuovamente l’atteggiamento paladinesco e spregiudicato assunto dal sindaco messinese De Luca che, con il suo linguaggio razzista e ultra populista, rischia di creare non poche tensioni nel quartiere messinese. Piuttosto si scartino ancor di più, in questa fase pandemica, le modalità di accoglienza in strutture ammassate che non consentono di rispettare i protocolli per la salvaguardia della salute”, è la conclusione dell’analisi del partito.
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