Presentato questa mattina in conferenza stampa al Comune il Progetto G.E.L.A. (Governance Entire Life Assistance) che rientra nell’Azione 9.3.8. del Por Sicilia. Il progettista è il dott. Francesco Di Rosa, il RUP la dott.ssa Cinzia Loredana Granvillano, e lo stanziamento previsto ammonta a poco più di 2 milioni di euro da finanziare tramite Agenda Urbana.
É progetto pilota di integrazione territoriale siglato dal Comune di Gela e l’ASP di Caltanissetta, sposando i principi della “Cura at Home” per non sovraccaricare gli ospedali e i pronto soccorso, incentivando il ricorso a formule alternative al ricovero e alle reti specialistiche ambulatoriali per i pazienti con patologie croniche (cardiache nel caso specifico) e per favorire la prevenzione primaria nei soggetti sani con fattori di rischio, attraverso la promozione di corretti stili di vita.
Grazie a questo progetto sarà possibile implementare un sistema di telemedicina e telesalute, integrato con un servizio di assistenza dedicata, dotandosi di una piattaforma multimodale che permetterà l’assistenza domiciliare interattiva tramite APP per smartphone.
Il sistema assicurerà un continuo collegamento tra medici di Medicina Generale, centri specialistici ambulatoriali, personale infermieristico e caregiver, garantendo il monitoraggio dei parametri clinici e strumentali dei pazienti che vi prenderanno parte.
Alla conferenza stampa hanno preso parte il sindaco Lucio Greco, gli assessori Nadia Gnoffo e Terenziano Di Stefano, il dirigente Antonino Collura e il direttore generale dell’ASP di Caltanissetta, Alessandro Caltagirone.
Quest’ultimo, nel suo intervento, ha sottolineato come l’Azienda Sanitaria intenda, col Progetto G.E.L.A., estendere e valorizzare il proprio Heart Network (rete cardiologica), modernizzandolo con visite virtuali e cure domiciliari per incentivare la deospedalizzazione.
Poiché nella maggior parte dei casi, i pazienti soggetti con patologie cardiache croniche, saranno ultrasettantenni che non hanno molta dimestichezza con internet, i fruitori del progetto saranno selezionati.
Il progetto permetterà di accedere ad una banca dati dei pazienti per avere una storia diagnostica e di eseguire una serie di interventi da remoto, come leggere un ECG e allertare il 118 se ci si dovesse rendere conto che la curva del monitoraggio cardiologico del paziente preoccupa.
“Quello che stiamo creando oggi – ha affermato il dirigente Tonino Collura – è il cuore del sistema, che partirà con un numero di dispositivi che dipenderà dal finanziamento, ma che, quando si entrerà a regime, sarà aumentato.
Abbiamo già pubblicato la graduatoria provvisoria di assegnazione delle risorse, inviata al dipartimento competente per l’emissione del decreto”.
Il sindaco Lucio Greco e l’assessore alla salute, Nadia Gnoffo, hanno parlato di un “progetto ambizioso per il territorio e dalla grande valenza sociale, perchè destinato alla popolazione anziana con patologia conclamata e con uno o più ricoveri alle spalle. Persone che spesso sono sole, faticano a seguire le terapie farmacologiche o hanno difficoltà a muoversi e a raggiungere le strutture ospedaliere.
Questo progetto – hanno aggiunto gli amministratori – migliorerà la qualità dell’assistenza ai soggetti più fragili, ai quali saremo in grado di garantire una medicina preventiva, personalizzata e partecipativa.
Non si poteva scegliere un periodo migliore per portare avanti questa innovativa idea di sanità, dato che, a causa della pandemia, è meglio evitare di recarsi in ospedale se non è strettamente necessario.
Un plauso va al dirigente Collura e al direttore Caltagirone, che sono stati capaci di anticipare letteralmente i tempi. Ci auguriamo che nei prossimi sei mesi, come da cronoprogramma, questo progetto possa diventare operativo, per la tutela, con tecnologie all’avanguardia, dei soggetti più deboli”.
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