Pubblicato il 29 Luglio 2022
Oggi, venerdì 29 luglio, con grande partecipazione di pubblico, sono stati presentati al Parco archeologico di Baratti e Populonia (area dell’Acropoli), i risultati del progetto “Interventi di conservazione attiva e valorizzazione del patrimonio archeologico e paesaggistico del Parco archeologico di Baratti e Populonia”.
Il progetto di ricerca, conservazione e valorizzazione, che si è distinto per la stretta e costante collaborazione tra la Parchi Val di Cornia, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Pisa e Livorno, il Comune di Piombino (ente co-finanziatore) e l’Università degli Studi di Siena, è stato finanziato dal Fondo Europeo POR FESR 2014-2020 per un importo complessivo di oltre 1.500.000,00 di euro.
Un progetto integrato e complesso, che ha riguardato sia l’area delle necropoli che l’acropoli di Populonia, con importanti interventi di restauro e di valorizzazione attesi da tempo, il cui percorso di realizzazione ha confermato il valore del modello virtuoso adottato da Parchi Val di Cornia, che ha gestito il finanziamento, in cui ricerca archeologica, conservazione e valorizzazione sono saldamente intrecciate per lo sviluppo dell’offerta del parco.
“Porto a questa importante iniziativa i saluti del Soprintendente Valerio Tesi” – dichiara Leonardo Bochicchio, Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno – “Sono qui da pochi giorni ma la fama archeologica di Populonia la precede a livello mondiale e anche la bontà e l’efficacia del modello di gestione della società Parchi ha fatto scuola.
Ho potuto constatare che il valore aggiunto di questo sistema di parchi è la capacità di far andare di pari passo la tutela, che è il compito prioritario della Soprintendenza, con la ricerca archeologica, che la Soprintendenza supervisiona e condivide con le Università, con la fruizione che il Parco garantisce ai visitatori. L’auspicio è che le caratteristiche di questo progetto possano ripetersi in progetti futuri in modo che sempre tutela, ricerca scientifica e fruizione vadano di pari passo”.
“Ancora una volta, la Parchi è ricerca, difesa del patrimonio, promozione della cultura storica ed archeologica” – commenta Francesco Ferrari, sindaco di Piombino -. “Intorno all’archeologia e alla difesa del patrimonio archeologico si gioca, infatti, oggi più che mai la sfida della promozione culturale senza confini o barriere. Il progetto che oggi presentiamo è lo strumento più efficace per la realizzazione di tutti questi concetti”.
“La Regione Toscana ha individuato Piombino, con il parco archeologico di Baratti e Populonia, come uno dei Grandi Attrattori Culturali in tema di Etruschi, insieme a Volterra e a Cortona, destinando risorse cospicue per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale conservato” dichiara Luca Ardenghi, presidente della Parchi “Alla nostra Società è dunque riconosciuto un ruolo strategico importante e il progetto ha visto il co-finanziamento del Comune di Piombino e il prosieguo della fruttuosa e stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologia di Pisa e Livorno, con l’Università di Siena e con diversi professionisti coinvolti nella progettazione, nella realizzazione dei lavori e dei restauri, nella valorizzazione. Un risultato importante e atteso, testimoniato anche dalla grande partecipazione di pubblico di oggi”.
“Giunge a conclusione un progetto importante, che vede Parchi protagonista insieme a Regione Toscana e Comune di Piombino nelle azioni di conservazione, tutela e valorizzazione del parco archeologico di Baratti e Populonia” spiega Mauro Tognoli “un lungo percorso intrapreso dai precedenti Consigli di Amministrazione che, fin dall’inizio del mio incarico come Amministratore Delegato della Società Parchi nel febbraio 2020, ho dato mandato di portare a conclusione stilando un crono programma molto serrato per far sì che il finanziamento assegnato non andasse perduto. Le azioni previste dal progetto sono infatti particolarmente importanti per il futuro del parco archeologico perché ci permettono di rinnovare l’offerta culturale e di rendere sempre più appetibile il parco come meta archeologica di primo piano su scala nazionale. Le professionalità presenti in Parchi e le collaborazioni con i professionisti incaricati, con l’Università di Siena e la Soprintendenza hanno permesso di centrare l’obiettivo”.
“Il progetto POR FESR ha dato una accelerata significativa alla valorizzazione delle due aree del parco archeologico, con interventi a lungo attesi che finalmente hanno trovato compimento”, racconta Marta Coccoluto, responsabile del parco archeologico “Solo per citare i più significativi: il restauro della Tomba dei Carri, la riqualificazione dell’ingresso principale e dei percorsi, la valorizzazione dell’acropoli, dove la ricerca non si è mai interrotta e ha portato in luce lo straordinario complesso delle terme sopra Le Logge, con il mosaico dei Neri, un sogno accarezzato nei primi anni 2000 che oggi finalmente è realizzato e restituito alla comunità scientifica e ai visitatori, grazie al prezioso lavoro portato avanti insieme alla Soprintendenza e all’Università di Siena, e raccontato con un progetto di comunicazione per adulti e bambini, che ha coinvolto anche il disegnatore satirico e autore Andrea Camerini e il team di ArcheoKids”
Dopo la presentazione dei risultati i partecipanti hanno potuto visitare le aree interessate dagli interventi.