Pubblicato il 12 Luglio 2023
Il generale in pensione Robert Abrams, un collaboratore di ABC News che in precedenza ha servito come comandante delle forze armate statunitensi in Corea, ha condiviso i suoi pensieri sull’incerto destino di Prigozhin all’indomani dell’insurrezione armata di breve durata del gruppo Wagner il mese scorso.
“La mia valutazione personale è che dubito che vedremo Prigozhin mai più pubblicamente – ha detto Abrams a ABC News – Penso che verrà messo in clandestinità, o mandato in prigione, o trattato in qualche altro modo, ma dubito che lo rivedremo mai più”.
Il generale a quattro stelle in pensione ha anche sollevato dubbi su un incontro che, secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, Putin ha tenuto con Prigozhin e tutti i suoi alti comandanti Wagner il 29 giugno, cinque giorni dopo il fallito ammutinamento.
Peskov ha detto lunedì ai giornalisti che Putin aveva invitato 35 persone all’incontro, tra cui Prigozhin, e che era durato tre ore.
Secondo quanto riferito dal quotidiano francese Liberation, sarebbero stati presenti anche altri membri anziani dell’amministrazione Putin, tra cui il capo della Guardia nazionale, Viktor Zolotov, e il capo dell’intelligence estera dell’SVR Sergei Naryshkin.
Peskov ha detto che Putin ha dato la sua “valutazione” delle azioni del gruppo Wagner durante la guerra in Ucraina, in cui ha condotto la sanguinosa lotta per catturare la città di Bakhmut, e anche “degli eventi del 24 giugno” – riferendosi al giorno della ribellione.
Putin ha anche “ascoltato le spiegazioni dei comandanti e ha offerto loro opzioni per un ulteriore impiego e un ulteriore utilizzo in combattimento”, secondo il portavoce del Cremlino.
Sarebbe stata questa la causa scatenante della rivolta militare. Uno delle persone più vicine a Prigozhin afferma che avrebbe subito l’asportazione dello stomaco e degli intestini.
Nell’abitazione di Prigozhin sarebbe stata trovata una vera e propria corsia con un letto per terapia intensiva e rianimazione, ma anche con ventilatore polmonare e concentratore di ossigeno.
Secondo alcune fonti, Prigozhin si sarebbe sottoposto alle cure mediche nella clinica d’élite “Sogaz”, dove sarebbe stato ricoverato sotto la falsa identità di Dmitrij Isaakovich Geyler.
Durante la perquisizione nei locali di proprietà di Prigozhin a San Pietroburgo sarebbe stato rinvenuto un passaporto russo falsificato con le stesse generalità.