Pubblicato il 7 Dicembre 2024
Una prima alla Scala di Milano che, in un certo senso, resterà comunque indimenticabile. Oggi, sabato 7 dicembre, una ventina di attivisti del centro sociale Il Cantiere ha srotolato davanti al teatro milanese, dove questa sera è in programma la prima della “Forza del Destino”, un tappeto rosso e sopra ci hanno sversato dei sacchi di letame accompagnati dalle sagome di alcuni volti della politica, da Giorgia Meloni a Matteo Salvini, da Alessandro Giuli a Netanyahu, sul quale pende il mandato d’arresto della Corte penale internazionale.
Il motivo della protesta degli attivisti
I manifestanti, con un megafono, hanno urlato la loro rabbia contro il red carpet, il fascismo e la guerra, bollata come uno “spettacolo di m***a”. Hanno poi accusato il governo di tagliare le spese sociali, i fondi per la scuola, per la sanità, per l’edilizia pubblica e per i servizi proprio per finanziare la guerra.
Al termine del flash mob gli attivisti hanno anche rilasciato un comunicato, dove hanno spiegato che hanno scelto la Scala di Milano come teatro della loro protesta poiché simboleggia la passerella dei potenti di questo paese, corresponsabili del genocidio e della guerra in atto nella Striscia di Gaza.
La ricchezza dei potenti, recita il comunicato, è garantita dagli affari con le spese militari per alimentare le guerre che stanno dilaniando i popoli della Palestina, del Congo, della Rojava e del Sudan. “Intanto qui tagliano la scuola, il welfare, la sanità e contro chi protesta approvano misure liberticide. Noi non ci stiamo, noi resistiamo” – recita il comunicato.
Il corteo
La protesta non dovrebbe finire qui ed è previsto un presidio dei sindacati in piazza della Scala, che dovrebbe unirsi ad altri gruppi antifascisti e pro-Palestina in un corteo pronto a partire alle 15:00 da Palestro, con destinazione piazza Cairoli, passando per alcune vie limitrofe a piazza della Scala.