Pubblicato il 23 Maggio 2023
È stato battuto a Sabaudia il primo ciak della seconda stagione di Prisma, la serie di Amazon Prime ideata da Alice Urciuolo e Ludovico Bessegato che tanto è piaciuta al pubblico della celebre piattaforma. Sono iniziate ufficialmente le riprese che proseguiranno nelle prossime settimane toccando varie location della provincia pontina, con riferimento alle città di Latina e Sabaudia per l’appunto.
Per quest’ultima si girerà principalmente presso il casale sul Lago di Paola e a Villa Carola sul lungomare, mentre a Latina saranno diversi i luoghi protagonisti: dalla piscina comunale al Liceo Manzoni, dall’Hotel Fogliano al centro commerciale Latina Fiori; alcune scene si gireranno anche presso l’Istituto comprensivo Giovanni Cena e non mancheranno infine passaggi e scorci di città che, come avvenuto nella prima serie, hanno ben rappresentato il fascino razionalista di Latina e la sua eterogeneità in fatto di spazi, architettura e meraviglie naturalistiche.
“Vorrei ringraziare sin da ora la Cross Productions, il produttore Marco Mastrogiacomo e il direttore di produzione Claudio Lucchese per l’attenzione che sempre mostrano entusiasti nei confronti del nostro territorio, gli autori Urciuolo e Bessegato, che è anche il regista della serie, Francesco Carminati che tanto fa a supporto della Latina Film Commission e le Amministrazioni comunali che si sono subito messe all’opera per assicurare accoglienza a tutta la troupe. Il ritorno di Prisma nella nostra provincia, non solo è evidenza del successo della prima stagione ma continua quel percorso di promozione del nostro meraviglioso territorio, fonte inesauribile di storie e ambientazioni davvero suggestive. Tra l’altro è la prima volta che una intera serie televisiva è stata pensata e scritta appositamente su personaggi e luoghi della nostra terra!, commenta Rino Piccolo, direttore della Latina Film Commission.
La serie, candidata ai Nastri d’Argento 2023 nella categorie Miglior Serie Dramedy, narra le vicende di un gruppo di ragazzi di Latina, in particolare dei due gemelli Andrea e Marco. E racconta, con un linguaggio e una regia del tutto contemporanei, tematiche sociali come la ricerca dell’identità, la fluidità di genere, il bullismo, l’autolesionismo, la sessualità e lo spaccio di droghe leggere.
“Saranno circa tre mesi di riprese sul nostro territorio, con tutto ciò che ne consegue in termini di utilizzo di servizi e dunque di indotto economico. Se aggiungiamo a ciò l’incredibile ritorno di immagine che avranno Latina, Sabaudia e la provincia tutta, capiamo bene come sia essenziale continuare ad attrarre le produzioni e investire nel comparto cinematografico, quale volano per lo sviluppo economico locale e per l’occupazione. La Latina Film Commission lavora alacremente in tal senso e lo fa con le proprie risorse e con sempre maggiore forza perché crede ostinatamente anche in quel fenomeno denominato “cine-turismo”, che se opportunamente sviluppato può garantire davvero tanto respiro alle nostre città, ai nostri operatori e a noi semplici cittadini”, conclude Piccolo.