Pubblicato il 1 Febbraio 2021
“Per far passare il terzo governo Conte si tenta di far credere che sul Recovery fund l’Italia abbia ricevuto un trattamento di favore rispetto alle altre nazioni europee, grazie all’amicizia che Conte ha instaurato con Merkel o Macron. E’ una barzelletta, come lo è quella per cui l’Italia rischia di non avere questi fondi, di cui ha un disperato bisogno, se non ci fosse Conte al governo ma un altro premier. E’ una visione strumentale al Conte ter o a un governo di sinistra inginocchiato alla Commissione Europea come accaduto negli ultimi anni“.
Lo afferma l’europarlamentare di FdI-ECR Nicola Procaccini, ed ex sindaco di Terracina, che aggiunge:
“È una narrazione falsa. Intanto, perché l’Italia non ha ricevuto alcun trattamento di favore sul Recovery fund. Basta guardare i dati e vedere come L’Italia, dal punto di vista dei contributi a fondo diretto, è al nono posto in Europa nella percentuale rispetto al Pil, e delle otto nazioni che la precedono nessuna come l’Italia e’ un contributore netto, cioè versa da decenni più di quanto riceve. Inoltre – continua Procaccini – relativamente ai 390 miliardi totali che andranno distribuiti a ‘fondo perduto’, gli stati membri sono tenuti a compartecipare con una contribuzione in proporzione al Pil, che per l’Italia è pari il 17,5% del totale. La restante parte di finanziamenti che l’Italia riceverà è fatta di prestiti da restituire, che graveranno sulle nuove generazioni. E sorvolo, per carità di patria, sulle cosiddette condizionalità. Non credo a questa narrazione “Made in Casalino”, circa un soccorso europeo al premier Conte. E neanche credo che Merkel o Macron abbiano atteggiamenti di favore nei confronti di un premier italiano piuttosto che di un altro. Per rispetto istituzionale dell’Italia innanzitutto, ma anche perché sono concentrati sui rispettivi interessi nazionali. Oggi più che mai”.