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Processo Agostino, la Regione Siciliana si costituirà parte civile

Pubblicato il 17 Settembre 2020

La presidenza della Regione Siciliana si costituirà parte civile nel procedimento penale per l’omicidio del poliziotto Nino Agostino e della moglie Ida, uccisi il 5 agosto del 1989 a Villagrazia di Carini (immagine in evidenza dalla pagina Fb a loro dedicata), nella città metropolitana di Palermo. Lo ha deciso il governo Musumeci, che ha dato mandato in tal senso all’avvocatura dello Stato. Proprio nei giorni scorsi, si è tenuta la prima udienza davanti al Gup, Giudice dell’udienza preliminare, del tribunale di Palermo, dopo l’avocazione del fascicolo da parte della Procura generale della Repubblica. Pur non essendo stata la Regione individuata tra le parti offese, la Giunta ha deciso di procedere ugualmente perché “l’efferatezza dei fatti criminosi effettuati con metodo mafioso hanno certamente arrecato danno anche all’immagine della terra siciliana e quindi della Regione. «Ma è anche un atto di doveroso omaggio – precisa Musumeci – alla memoria di due vittime innocenti, la cui uccisione, dopo oltre trent’anni, è ancora avvolta nel mistero».

Il padre di Nino Agostino in un film dedicato alla sua lotta per conoscere la verità.

Anche il Sindaco Leoluca Orlando, per il Comune di Palermo, ha di recente dato mandato all’Avvocatura comunale di procedere in tal senso, ricordando che “da anni l’Amministrazione è vicina alla famiglia Agostino per la ricerca della verità e della giustizia”.