« Torna indietro

Open Arms

Processo Open Arms, migliaia di minacce e insulti ai pm: scatta l’allarme sicurezza

Pubblicato il 19 Settembre 2024

“Siete il cancro dell’Italia, spero nella giustizia divina che prima o poi arriva. E ancora: “Vedrai che te la faranno pagare”. Sono soltanto alcuni del messaggi intimidatori o degli insulti pesanti, pesantissimi che stanno subendo i giudici che rappresenteranno l’accusa nel processo Open Arms.

Quello in cui è imputato Matteo Salvini. Il leader della Lega, che è anche vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, rischia la condanna a 6 anni di carcere.

Salvini è accusato di sequestro di persona plurimo, omissione e rifiuto di atti d’ufficio dopo la decisione di negare alla nave della ong spagnola Open Arms la possibilità di sbarcare nel porto di Lampedusa 147 migranti soccorsi nell’agosto 2019.

La nave fu costretta in mare per giorni prima di trovare un altro approdo.

Adesso, i tre pm, Marzia Sabella, Gery Ferrara e Giorgia Righi, che sabato hanno chiesto la condanna del vicepremier sono nel mirino di chi non condivide la loro decisione.

E per la Procuratrice generale di Palermo, Lia Sava, la situazione è così delicata da lanciare l’allarme al Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica.

I magistrati sono già stati tempestati di migliaia di minacce e offese tramite i social. Non basta: sono giunte anche lettere anonime intimidatorie considerate preoccupanti.

E’ stato vomitato su di loro di tutto: insulti sessisti, auguri di morte a loro e ai loro familiari, volgarità delle più becere.

I tre pm hanno deciso di non commentare quel che sta accadendo e starebbero valutando se denunciare sia in sede civile sia in quella penale gli autori dei messaggi sui social.

Post e minacce, invece, sono state trasmesse anche alla Procura di Caltanissetta, competente a indagare nei procedimenti che coinvolgono i magistrati di Palermo.