Pubblicato il 13 Settembre 2024
Uno dei messaggi che Christian Sodano inviò alla sua ex fidanzata Desyrée recitava: «Ti farò vedere quanto posso essere cattivo», secondo la Procura, rappresenta una prova cruciale della premeditazione del duplice omicidio volontario avvenuto a Cisterna di Latina lo scorso 13 febbraio. Sodano è accusato di aver ucciso Renée Amato e sua madre, Nicoletta Zomparelli, dopo che Desyrée aveva deciso di interrompere la loro relazione. Il processo inizierà il 26 novembre davanti alla Corte d’Assise di Latina.
Le aggravanti contestate
Oltre alla premeditazione, la Procura, rappresentata dal pm Valerio De Luca, contesta a Sodano anche i motivi abietti e futili. Gli inquirenti sostengono che l’intenzione dell’imputato fosse quella di infliggere una forte sofferenza a Desyrée. Secondo le ricostruzioni della Squadra Mobile di Latina, il giovane ha inviato diversi messaggi minacciosi, tra cui uno datato 17 novembre 2023 in cui scriveva: «Ti giuro per tutto il male che mi hai fatto te ne farò veramente tanto», e poi ancora: «Faccio una strage».
La ricostruzione del crimine
Secondo quanto emerso dalle indagini, Sodano ha esploso tre colpi di arma da fuoco contro Renée Amato, di cui due al volto, e poi ha sparato altri tre colpi alla madre di lei. Infine, ha ucciso Renée con un colpo aggiuntivo mentre era ancora in vita. La Procura di Latina ha chiesto il giudizio immediato, accettato dal gip Giuseppe Cario, e ha fissato il processo per novembre.
Gli investigatori hanno potuto ricostruire i dettagli della relazione tra Sodano e Desyrée, anche grazie alle chat e ai messaggi scambiati, delineando un quadro di crescente rancore che ha portato alla tragica escalation.