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Reggio Emilia

Prof insultato, minacciato di morte e ferito da uno studente: la corsa al pronto soccorso

Pubblicato il 20 Marzo 2024

Fino a qualche decennio fa i professori erano considerati vere e proprie istituzioni e, in quanto tali, erano rispettati da alunni e genitori. Oggi purtroppo non è più così, anzi, quasi ogni giorno rimbalzano notizie agghiaccianti di professori aggrediti brutalmente e insultati dagli studenti. Uno dei casi più recenti riguarda una professoressa di Parma, insultata e presa a sassate dai suoi studenti, ma di episodi simili ce ne sono davvero tanti.

Un altro caso a dir poco inquietante e preoccupante, riportato da Leggo, ha avuto luogo in una scuola di Porto Torres, dove un professore è stato aggredito, insultato, minacciato di morte e ferito alla mano da uno studente 17enne, riportando traumi, ferite e tagli profondi su più dita.

L’aggressione choc

L’aggressione si è verificata la settimana scorsa, quando il professore stava tenendo la sua lezione di Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica. Improvvisamente alla sua cattedra si è materializzato il ragazzo, che frequenta un’altra casse, disturbandolo e interrompendolo.

Il professore stizzito è andato a protestare nella classe che frequenta il ragazzo, lamentandosi con il collega di turno del comportamento molesto dello studente. A quel punto il 17enne ha iniziato a inveire contro il professore, insultandolo, minacciandolo di morte e poi schiacciando più volte la sua mano nella porta.

Il ricovero al pronto soccorso

Il professore è stato portato al pronto soccorso, dove gli sono stati dati diversi giorni di cura per i traumi e i tagli profondi subiti, e ha presentato denuncia ai carabinieri di Porto Torres.

I militari hanno identificato lo studente e stanno procedendo alla ricostruzione dell’aggressione, per poi trasmettere gli atti alla Procura dei minorenni. Anche l’istituto scolastico ha avviato un’indagine interna per capire quali provvedimenti disciplinari prendere a carico del ragazzo.

Un episodio che fotografa perfettamente lo stato di degrado e di abbandono delle scuole italiane, al quale si fa fatica a porre un freno. Circa un mese fa il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara aveva imposto il divieto di usare cellulari a scuola, anche per fini didattici, una misura che da sola probabilmente non servirà per ridare decoro e dignità alla scuola italiana, sempre più ostaggio di ragazzi bulli e violenti, e che sicuramente ha bisogno di ulteriori provvedimenti.