Puglia, arrestato terrorista armato e pericoloso: “Pronto ad azioni violente per difendere la razza bianca”

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Era pronto a compiere azioni violente, anche stragi e sparatorie, per difendere la razza bianca e si era presentato ai suoi “adepti” con unico referente di un movimento nazionale che recepiva i dettami dell’organizzazione terroristica statunitense “The Base”.

E così questa mattina un giovane pugliese, in provincia di Bari, è stato arrestato dalla polizia di Stato con l’accusa di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale, di propaganda e di istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa.

Terrorista italiano arrestato: le indagini iniziate nel 2021

Nell’ambito del monitoraggio delle attività online di organizzazioni suprematiste di estrema destra, la Digos e l’Ucigos (Ufficio centrale per le investigazioni generali e per le operazioni speciali) hanno avviato una complessa indagine investigativa che si è conclusa con l’arresto del giovane pugliese, armato e pericoloso.

Le indagini, che si sono avvalse di intercettazioni ambientali e dell’analisi telematica dei dispositivi sequestrati e ispezionati durante una perquisizione domiciliare, hanno rivelato che il giovane sarebbe stato il referente in Italia di un gruppo terroristico statunitense, The Base, e che avrebbe agito col nome Lone Wolf, cioè Lupo Solitario.

Il giovane avrebbe tradotto il materiale propagandistico inviatogli dall’organizzazione principale per poi diffonderlo tra i suoi adepti con l’aiuto di almeno 3-4 persone, proponendosi in prima persona per l’esecuzione di azioni estreme e violente.

Le armi sequestrate e gli inquietanti riferimenti ad altri attacchi terroristici

L’obiettivo del giovane, secondo gli inquirenti, era quella di costruire una cella italiana dell’associazione terroristica The Base per mettere a segno atti eversivi.

Non si sa se il giovane stesse bluffando o faceva sul serio, ma di certo sono state trovare nella sua abitazione armi con inquietanti riferimenti come le iscrizioni che riportavano i nomi di altri terroristi autori di terribili stragi come Traini, Breivik e Tarrant.

Gli inquirenti si sono ulteriormente allarmati quando hanno trovato dei punti di contatto tra il materiale rinvenuto in casa del giovane pugliese e Payton Gendron, 18enne autore di una terribile strage lo scorso 14 maggio 2022 a Buffalo, sparando all’impazzata in pieno centro cittadini uccidendo 10 persone e ferendone 3.

Anche sulle armi usate da Gendron erano segnati i nomi di altri terroristi bianchi, cioè Tarrant e Breivik, e incisi gli stessi simboli dell’ideologia nazionalsocialista, come la runa othala. Inquietanti riferimenti che lasciavano intendere che il giovane pugliese probabilmente era davvero sul punto di commettere qualche follia.

Il giovane aveva inoltre evidenziato l’intenzione di procurarsi altre armi e nello specifico “ghost gun”, cioè pistole “fantasma” acquistabili sul dark web da assemblare comodamente a casa e da realizzare con una stampante 3D. Il ragazzo, che avrebbe dovuto essere il punto di raccordo tra l’organizzazione statunitense e la nuova cella terroristica italiana nell’attività di proselitismo, è stato arrestato prima che potesse compiere stragi o altri crimini.

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Redazione Nazionale

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