Putin le sta provando tutte per vincere la guerra contro l’Ucraina e recentemente ha detto stop a diversi siti di tv e giornali europei, 81 per la precisione, che non potranno accedere sul territorio russo. In Italia i siti bloccati sono quelli della Rai, di La7, de La Repubblica e de La Stampa. La decisione è stata comunicata da una nota del ministero degli Esteri come reazione alla stessa misura adottata dall’UE che ha bloccato l’accesso ai siti russi Ria Novosti, Rossiyskaya Gazeta e Izvestia.
81 quindi i siti web bloccati di 25 paesi UE, comprese le piattaforme europee Agence Europe, Politico ed Euobserver. Il paese più “colpito” è stato la Francia, con ben 9 siti bloccati tra i quali LCI, Le Monde, La Croix, Liberation e Afp. Non sorprende che la Francia sia stato il paese maggiormente preso di mira da Putin, considerando le scaramucce tra Mosca e Parigi con minacce e accuse reciproche.
Tre i siti tedeschi bloccati: Der Spiegel, Die Zeit e Frankfurter Allgemeine Zeitung. In Spagna sono stati bloccati El Mundo, El Paìs e l’agenzia Efe, più la radio tv pubblica Rtve. “Graziata” l’Ungheria, dove è stato bloccato un solo sito, cioè 444.hu.
La comunicazione è stata data nel giorno in cui Putin è tornato a parlare di pace nel discorso di apertura del decimo Forum internazionale Primakov. Il messaggio del presidente russo è stato letto da Yury Ushakov, assistente del Cremlino, come riportato dalla Tass.
Qualche settimana fa Putin presentò un piano di pace, che fu però ritenuto inaccettabile dall’Ucraina e dalla stessa UE. A tal proposito Putin si è detto fiducioso del fatto che il Forum sia più “sensibile” rispetto ai paesi europei, che non hanno neanche preso in considerazione la sua proposta di cessate il fuoco, e che accetti il suo piano di pace per fermare la guerra in Ucraina.
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