Pubblicato il 10 Dicembre 2022
Sono cominciati nella giornata di ieri le gare dei Quarti di Finale di Qatar 2022. Il Mondiale entra nella sua fase clou, ma continua a regalarci grandi sorprese e partite mozzafiato con emozioni una dietro l’altra. Così è stato nei primi due quarti tra Brasile-Croazia, con l’incredibile eliminazione dei brasiliani, forse i favoriti numero uno della vigilia alla vittoria finale, e tra Argentina-Croazia. Durante questa sfida, che ha visto Messi e i suoi prevalere solo ai calci di rigore, si è verificata una vera e propria tragedia fuori dal rettangolo di gioco. Il giornalista 48enne americano, Grent Wahl, infatti, si è accasciato al suolo durante il match ed è morto mentre raccontava il match. Un dramma che ha colpito uno dei veterani del giornalismo sportivo americano, nonché inviato per Qatar 2022. Le circostanze della sua morte non sono chiare e si dovrà indagare per scoprirle, ma Wahl aveva già lamentato di non sentirsi bene, nei giorni scorsi, tanto di essersi rivolto all’ambulatorio del centro stampa, credendo di avere una bronchite. Gli era così stato somministrato uno sciroppo per la tosse e ibrufene.
Qatar 2022, Grant ed il coraggio di indossare quella maglietta
La tragedia, però, evidentemente era dietro l’angolo. Il cronista aveva detto di sentirsi meglio dopo aver sofferto lo scorso 3 dicembre, dopo l’ottavo di finale Olanda-Stati Uniti, secondo le sue stesse parole: “una capitolazione involontaria da parte del mio corpo e della mia mente”. Qatar 2022, però, non era il primo mondiale per Wahl che sulla sua newsletter aveva ammesso: “Non è il mio primo mondiale. Ne ho fatti otto … e mi sono ammalato ogni volta, si tratta solo di trovare un modo per portare a termine il proprio lavoro”. Ora, però è avvenuta la tragedia su cui è intervenuto anche il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, che ha detto di essere “in stretto contatto” con la famiglia del giornalista. Il cronista americano aveva già fatto parlare di sé all’inizio di questi mondiali, quando era stato brevemente fermato dalle autorità di Doha perché indossava una t-shirt arcobaleno a sostegno dei diritti Lgbtq.