Pubblicato il 10 Febbraio 2023
I finanzieri hanno bussato alla porta dell’abitazione napoletana di Cozzolino, ma l’europarlamentare non è stato trovato in casa.
Questa mattina gli agenti della polizia federale belga hanno perquisito la casa a Bruxelles di Cozzolino. L’europarlamentare italiano del Pd era assente al momento della perquisizione, ma il suo appartamento è stato comunque perquisito.
Anche all’eurodeputato belga, Marc Tarabella, è stata perquisita la casa di Anthisnes, nella provincia di Liegi.
Lo scorso 2 febbraio a Cozzolino e Tarabella era stata revocata l’immunità. Entrambi avevano chiesto che l’immunità venisse revocata e pronti ad essere sentiti dal giudice istruttore Michel Claise. Cozzolino aveva anche ottenuto di essere ascoltato dalla Juri (la commissione giuridica del Parlamento europeo), davanti alla quale aveva ricordato, pur dichiarando di voler rinunciare all’immunità, che la richiesta di rimozione nei suoi confronti era estremamente generica e che in Italia sarebbe stata respinta proprio per questo motivo.
Ad accusare i due eurodeputati era stato Francesco Giorgi, assistente parlamentare dell’eurodeputato Andrea Cozzolino e compagno della ex vicepresidente del Parlamento Ue, Eva Kaili, il 13 dicembre 2022 quando aveva fatto i nomi dei due eurodeputati alla Procura federale belga che aveva allegato il suo interrogatorio alla richiesta di revoca dell’immunità parlamentare dei due rappresentanti socialisti. “I deputati corrotti sono Tarabella e indirettamente Cozzolino”. Giorgi non parlava espressamente di denaro e, riguardo Cozzolino, colpisce il termine utilizzato: “Indirettamente”. Anche se spiegava che il parlamentare campano aveva raccolto il testimone, per le vicende che riguardavano il Marocco e più in generale il Maghreb, direttamente dall’ex parlamentare europeo Pier Antonio Panzeri. Quest’ultimo, in carcere come Giorgi e Kaili dal 9 dicembre scorso con l’accusa di corruzione. Su Tarabella le accuse sono molto più circostanziate. E per accuse s’intendono le dichiarazioni di Panzeri verbalizzate dalla procura belga il 10 dicembre scorso. Nell’attività di lobbying a favore del Qatar, spiega Panzeri, Tarabella è “ricompensato più volte per un importo totale di 120mila o 140mila euro consegnati in contanti”. Riguardo Cozzolino, difeso dall’avvocato Federico Conte, Panzeri non parla di alcun versamento di denaro ma invita gli inquirenti a verificare il suo ruolo in quanto responsabile, all’interno del Parlamento, della commissione che si occupa del Maghreb.