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Bruxelles

Qatargate, nuovi sequestri. Trovati 240mila euro sui conti di Panzeri e della figlia Silvia

Pubblicato il 24 Dicembre 2022

La bolla Qatargate non si è ancora sgonfiata. Anzi, nuovi importanti retroscena e sviluppi continuano a tenere alta l’attenzione sullo scandalo mediatico del momento. Sono stati ritrovati, su vari conti, circa 240mila euro. I conti, però, non sono di due personaggi qualsiasi, bensì appartengono ad Antonio Panzeri e alla figlia Silvia, protagonisti assoluti della vicenda. Sulla vicenda è intervenuto il gip di Bergamo che ha congelato sei conti correnti in totale che appartenevano rispettivamente ad Antonio e Silvia Panzeri, come detto, ma anche all’ex segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati Luca Visentini e a Francesco Giorgi, ex collaboratore dell’ex eurodeputato del PD. Il congelamento è stato fatto attraverso un decreto di sequestro preventivo, su richiesta della Procura che ha dato esecuzione ad un ordine di investigazione europeo della magistratura belga nell’indagine sul Qatargate. In particolare, come comunica in una nota il procuratore di Bergamo Antonio Chiappani, sono stati bloccati circa 200mila euro su un conto di Silvia Panzeri e 40mila euro su uno del padre. In una nota il procuratore Chiappani spiega che “in data odierna, su delega della Procura della Repubblica di Bergamo, i militari della sezione di pg della Guardia di Finanza di Milano hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Bergamo che dispone il congelamento e il sequestro preventivo di sei conti correnti intestati a Pier Antonio Panzeri, Silvia Panzeri, Luca Visentini e Francesco Giorgi”.

Qatargate, i sequestri e i rinvenimenti della GDF

zannini

In merito a questa nuova svolta sul Qatargate, il procuratore Chiappani spiega ancora: “si evidenzia che sono stati rinvenuti oltre 40mila euro riferibili a Panzeri e circa 200mila euro riferibili a Silvia Panzeri. Questa attività è scaturita dalla richiesta di assistenza giudiziaria internazionale emessa dal giudice istruttore presso il Tribunale di prima istanza di Bruxelles che sta procedendo per i delitti di corruzione pubblica, associazione per delinquere e riciclaggio di denaro”. Il sequestro dei conti deriva dalla richiesta di congelarli da parte della magistratura belga e non rientra, dunque, nell’ambito di un procedimento autonomo della Procura bergamasca. La Guardia di Finanza nei giorni scorsi aveva trovato e sequestrato somme in contanti nella casa di famiglia di Panzeri, in provincia di Bergamo, 17mila euro per l’esattezza, e in quella di Abbiategrasso di Francesco Giorgi, 20mila euro. Era stata acquisita, inoltre, sempre su input dei magistrati belgi e su disposizione della Procura di Milano, documentazione su sette conti correnti riferibili a Panzeri, alla figlia, a Giorgi e a Visentini. Le carte sui conti sono state trasmesse in Belgio e, poi, dalle autorità di Bruxelles è arrivata in Italia la richiesta di bloccarne alcuni. Oggi è stata data esecuzione a quella istanza che segna un nuovo capitolo del caso Qatargate.