Pubblicato il 3 Aprile 2021
Il Mondiale 2021 di Formula Uno è appena cominciato con la solita, anche se questa volta un po’ inattesa, vittoria di Lewis Hamilton nell’inaugurale Gran Premio del Bahrein. Per i fan della Formula Uno che attendono annoiati il GP dell’Emilia Romagna durante la pausa di questo week-end, la redazione ha pensato di raccontare una storia molto particolare, una storia che lega la Formula Uno e la Sicilia.
Se seguite con una certa assiduità la Formula Uno, vi sarà certamente capitato almeno un paio di volte per ogni stagione, di imbattervi nella sempiterna questione che si apre ogni volta con i fan che hanno qualche capello grigio o bianco. Ecco, in quelle occasioni salta sempre fuori la questione dell’”eh ma una volta la Formula Uno era diversa… Una volta la differenza la faceva il pilota…”.
Ad ogni modo, che abbiate subito passivamente quei discorsi o che siate voi stessi i famosi fan con qualche capello bianco in testa, oggi ci piacerebbe parlarvi proprio di quei tempi, di una Formula Uno diversa.
Siamo nel 1951 e la Formula Uno esiste solamente da un anno. La massima competizione del motorsport è infatti nata nel 1950, a seguito del crescente successo delle corse automobilistiche europee degli anni trenta regolarizzate nella formula del Grand Prix. L’ufficializzazione poi di un calendario di corse per l’assegnazione degli allori di campione del campionato piloti e campionato costruttori ha portato effettivamente alla nascita della Formula Uno, che avrebbe visto poi per tanto tempo un dominio tricolore sia per i piloti che per i costruttori.
E proprio la grande voglia di Formula Uno che si respirava tra i tifosi in Italia, oltre alla non esclusività delle monoposto, le quali potevano ancora correre in gare e gran premi non facenti parte del mondiale di Formula Uno, che fece in modo di coniugare due realtà che a vederle oggi non potrebbero sembrare più distanti, ovvero la Formula Uno e Siracusa. Ma com’è nato veramente il GP di Siracusa? Ebbene, essendo questa una storia d’altri tempi, il gran premio è nato proprio con metodi d’altri tempi. Lo sforzo congiunto infatti di alcune personalità locali e dell’Automobile Club di Siracusa riuscirono incredibilmente nel portare tutto il paddock della Formula Uno in Sicilia.
Pur non valendo di fatto per il mondiale, il Gran Premio del circuito cittadino di Siracusa, il quale tendenzialmente apriva la stagione europea del campionato mondiale, si districava per le strade statali e provinciali della città, offrendo ottime opportunità alle scuderie e ai piloti di provare tutte le nuove soluzioni tecniche ed aerodinamiche che avrebbero potuto adottare poi durante le vere e proprie gare del mondiale. La gara dunque non era per nulla snobbata dai costruttori, e a dimostrarlo è proprio l’albo d’oro di quest’ultima, che vede vincitori i migliori piloti e i migliori team che si presentarono al GP di Siracusa durante le varie annate.
Anno | Vincitore | Scuderia |
1951 | Luigi Villoresi | Ferrari |
1952 | Alberto Ascari | Ferrari |
1953 | Emmanuel De Graffenried | Maserati |
1954 | Nino Farina | Ferrari |
1955 | Tony Brooks | Connaught |
1956 | Juan Manuel Fangio | Ferrari |
1957 | Peter Collins | Ferrari |
1958 | Luigi Musso | Ferrari |
1959 | Stirling Moss | Cooper – Bogward |
1960 | Wolfgang Von Trips | Ferrari |
1961 | Giancarlo Baghetti | Ferrari |
1963 | Jo Siffert | Lotus |
1964 | john Surtees | Ferrari |
1965 | Jim Clark | Lotus |
1966 | john Surtees | Ferrari |
1967 | Mike Parkes – Ludovico Scarfiotti | Ferrari |
Inutile dire che la presenza negli anni di leggende dell’automobilismo come Ascari, Fangio, Moss, Brabham o Hill costituì da sola l’elemento chiave del successo di pubblico che il Gran Premio di Siracusa ebbe. Nell’edizione del 1958 poi corse anche Maria Teresa de Filippis, prima donna a qualificarsi per un gran premio di Formula 1.
Dopo essersi unite ad appena un anno dalla sua nascita, la magica storia della Formula Uno e di Siracusa sarebbe poi finita nel 1967 con la particolarissima doppia vittoria dei ferraristi Mike Parkes e Ludovico Scarfiotti arrivati sul traguardo in sfilata. A seguito delle sempre più restrittive regole sulla sicurezza e dell’ormai mutato mondo della Formula Uno, ormai proiettato agli anni settanta, il paddock della più importante competizione automobilistica mondiale lasciò Siracusa e la Sicilia, lasciando solamente il ricordo ingiallito di una Formula Uno d’altri tempi.