Con questa decisione i supremi giudici non hanno accolto le richieste della procura generale della Cassazione che aveva sollecitato, invece, un annullamento con rinvio della sentenza e un nuovo esame da parte dei giudici di secondo grado.
In aula la difesa di Lombardo, con gli avvocati Maria Donata Licata e il professor Vincenzo Maiello, ha evidenziato come la “logicità” della sentenza della Corte d’Appello di Catania ”sia dimostrata”.
Non è dimostrato, invece, “alcun presunto “patto”, a oggi non definito, non collocato né nello spazio né nel tempo”, hanno sottolineato i difensori davanti ai supremi giudici chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso contro l’assoluzione dell’ex presidente della Regione Siciliana. Richiesta accolta dalla Cassazione.
La sentenza che rende definitiva l’assoluzione di Lombardo arriva dopo un lungo iter giudiziario, due sentenze contrastanti, un rinvio dalla Cassazione e un processo d’Appello Bis. Un percorso durato 12 anni
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