Il Consiglio Comunale ha approvato nella seduta del 29 aprile, il rendiconto 2020, entro quindi la data ordinaria prevista dalla normativa fissata per il 30/4/2021. Il Comune di Ragusa ha quindi approvato i due strumenti finanziari, il preventivo 2021 a gennaio e già approvato dalla Giunta Municipale a dicembre 2020 e adesso il rendiconto 2020.
“Non risulta – dichiara l’assessore al bilancio Giovanni Iacono – che altri Comuni in Sicilia abbiano approvato il rendiconto 2020 e ad oggi il bilancio preventivo negli enti locali siciliani risulta approvato da 30 Comuni su 390, appena quindi il 7 %. Come ormai consuetudine con l’Amministrazione Cassì, i bilanci vengono approvati entro i termini di legge. L’approvazione del rendiconto consente di procedere all’attuazione del piano delle assunzioni, di poter applicare l’avanzo, di poter accedere mutui con la Cassa Depositi e Prestiti e di potere impiegare le risorse che l’Amministrazione ha previsto per le opere pubbliche e i servizi”.
“Abbiamo ottenuto risultati importanti – continua l’assessore Iacono – che si possono ottenere solo con un grande sforzo organizzativo e gestionale. L’Amministrazione Cassì oggi, nonostante abbia entrate molto più ridotte rispetto al passato, riduce i disavanzi passati, riduce le tasse, riesce a garantire, migliorare e dare anche servizi maggiori ai cittadini, investe 4 milioni di euro per manutenzione stradale, avvia un piano di assunzioni e nel corso dell’anno continuerà gli investimenti finanziati nelle opere pubbliche.”
Il rendiconto 2020 certifica che il Comune di Ragusa è riuscito a dare aiuto alimentare e sostegno a circa 2.500 famiglie, ad approntare sostegni a fondo perduto alle imprese, a continuare l’azione di riduzione delle imposte ed in modo particolare l’IMU per le categorie produttive colpite dagli effetti della crisi pandemica con la decisione del Comune di Ragusa di azzerare l’aliquota a beneficio del Comune per le categorie produttive C e D mentre lo Stato si è mantenuto, anche in tempo di crisi, l’aliquota del 7,6 %. Anche per le utenze domestiche si è operato con la semplificazione delle aliquote e la riduzione di oltre il 15 % dell’Imu.
“Il rendiconto 2020 ci consegna un altro risultato positivo, i tempi di pagamento, mai registrati prima, di 24 giorni, -6 giorni, rispetto ai 30 giorni concessi dalla legge per il pagamento delle fatture, abbiamo continuato l’azione di rientro del disavanzo tecnico ereditato di 17 milioni di euro. Si è riusciti ad invertire una spirale in crescendo relativa ai residui attivi e passivi, in poco più di 2 anni siamo passati da oltre 102 milioni di euro di residui attivi e 36 milioni di euro di residui passivi ad avere , oggi, 78 milioni di residui attivi e poco più di 16 milioni di residui passivi, di cui meno di 1 milione e mezzo superiori a 12 mesi e questo significa avere immesso liquidità direttamente a tutti i fornitori che attendevano per oltre 20 milioni di euro. Il fondo crediti di dubbia esigibilità anche in previsione della cartolarizzazione delle cartelle esattoriali fino al 2015, lo abbiamo messo ulteriormente in sicurezza da imprevisti di mancate entrate con l’aumento di circa 2 milioni e mezzo. Siamo riusciti ad accantonare parte dell’avanzo vincolato di oltre 3 milioni di euro che utilizzeremo per applicare anche per il 2021 agevolazioni
tributarie e ristori alle imprese”.
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