Pubblicato il 10 Gennaio 2025
Maltrattamenti e abbandono di anziani e disabili in una casa di riposo a Ragusa, in Sicilia.
La gestione della struttura era incentrata sul massimo profitto, a scapito delle condizioni igieniche e funzionali dell’edificio. Gli ospiti ricevevano un’assistenza sanitaria inadeguata, mentre venivano registrati numerosi episodi di abusi psicologici e fisici, con gli anziani spesso costretti a dormire su letti pieghevoli e in pessime condizioni. Insulti, urla, strattonamenti, abbandono e somministrazione di psicofarmaci per sedare gli ospiti. All’interno della casa di riposo erano ospitate 29 persone, un numero superiore alla capacità della struttura, assistite da personale insufficiente e non qualificato, che soprattutto durante la notte somministrava farmaci sedativi senza prescrizione medica, al solo scopo di intorpidire gli ospiti e facilitare la gestione.
Indagini e misure cautelari
I Carabinieri del NAS di Ragusa, insieme ai colleghi del Comando Provinciale, hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di otto persone, due delle quali sono state poste agli arresti domiciliari e sei sottoposte a misure interdittive. Le persone coinvolte sono i gestori e alcuni dipendenti della struttura. Le accuse rivolte sono di reato continuato di maltrattamenti, abbandono di incapaci e esercizio abusivo della professione medica e infermieristica.
L’attività investigativa è scaturita da una segnalazione pervenuta al Nas di Ragusa, da parte di ex dipendenti della struttura e riguardante le indegne condizioni in cui gli anziani erano costretti a vivere.