Arte, Architettura, Moda, Food, Cinema, Design: tutto questo sarà il festival “Barocco & Neobarocco – lo spirito del nostro tempo” dal 24 al 26 settembre, presentato oggi presso la Sala Giunta del Comune di Ragusa.
Patrocinato dal Comune di Ragusa, nonché da Enti territoriali e istituzioni autorevoli (ADI, Accademia di Brera, Accademia di Carrara, Accademia di Firenze, Università della Campania Luigi Vanvitelli, Ordine degli Architetti, Fondazione Arch), si tratta della prima edizione di un evento unico dove i saperi e le imprenditorialità del territorio sono coinvolti in una dialettica creativa, insieme a designer, artisti e fashion stylist, con la partecipazione attiva di protagonisti del mondo del progetto e con il contributo di aziende affermate a livello internazionale. Il tutto nella suggestiva cornice di Ragusa Ibla, in location diverse e prestigiose, in un percorso di attraversamento meraviglioso e sorprendente degli spazi della città.
Classe ’77, la curatrice di questo importante design festival è l’architetto Valentina Fisichella, vittoriese ma da tanti anni trapiantata a Milano. Dottore di ricerca in Progettazione architettonica, affianca attività accademica e ricerca disciplinare costante all’impegno professionale, nella convinzione che il progetto costituisca lo strumento per leggere, riconoscere, valorizzare prodotti, spazi, edifici, città. Tra le sue esperienze, ha sviluppato in occasione della Biennale d’Arte di Venezia 2019, a San Servolo, the MOON in the WELL, opera site-specific -adesso permanente- che interpreta in forma d’arte la vocazione storica dell’isola, e che rappresenta una possibile esplorazione intorno alla verità del reale, tramite una sperimentazione condotta con materiali, tecniche e competenze tipiche del progetto. Oggi è partner architect presso lo studio bgpiù progettazione.
Valentina Fisichella è, insomma, un’esplosione di idee creative, impegnate e concrete che, quando è possibile, la riportano nella sua tanto amata Trinacria.
Dalla Sicilia a Milano e ritorno…. Nonostante ormai la sua vita sia oltre lo stretto da tanto tempo, non riesce a stare lontana dalla sua terra, portando qui il suo lavoro e il suo know how. Come è tornare a collaborare con la città di Ragusa?
A mie spese ho imparato che il «luttuoso lusso d’essere siciliani», di cui scriveva Gesualdo Bufalino, è una condizione che resta dentro, e prescinde inesorabilmente dal tempo che passa, dalle distanze pur grandi che separano inesorabili. Vivo a Milano e sento ormai di appartenervi per svariati elementi di sintonia, ma Vittoria è la base di tutti i miei sogni, la Sicilia è nel fondo dell’anima. Così non ho potuto dire di no a Roberto Semprini quando, quasi due anni fa, al telefono mi chiese se potevamo lavorare insieme alla realizzazione di questo festival, per portare a Ragusa il design contemporaneo e farlo convivere con la bellezza grande e barocca della città.
Cosa le manca di più?
La luce estrema e colorata, il nitore dei paesaggi, gli orizzonti in movimento e quel tempo sognato e dilatato che rimane così pieno di emozioni nella memoria. E poi mi mancano Mamma e Papà, mia sorella, la mia casa.
Come è nata l’idea di questa mostra? Ci racconta in poche righe questo lavoro? Si tratta di una mostra itinerante?
L’idea è di Roberto, che si è innamorato di Ragusa e della Sicilia; e anzi, direi che ne è stato letteralmente conquistato! Così i nostri ruoli sono risultati da subito complementari: la sua incredibile creatività, e il mio senso per la precisione, il suo sapiente entusiasmo e la mia costante attenzione ai contenuti culturali. Abbiamo quindi concepito di mettere in scena per tutti un’esplorazione su più livelli, secondo le diverse espressioni artistiche, e per questa ragione abbiamo selezionato illustri relatori, aziende affermate ed emergenti, docenti e allievi di accademie e università, artisti e stilisti, tutti chiamati ad indagare, ciascuno con i propri strumenti, la persistenza nel design contemporaneo dei grandi temi intorno ai quali si è consolidata l’esperienza artistica barocca. Il festival prevede mostre d’arte, installazioni site-specific, performance e conferenze che animeranno svariate location di Ragusa Ibla, e tra gli eventi collaterali una rete estesa di ristoranti di eccellenza che offriranno un menu barocco speciale nel periodo del festival, dal 24 settembre al 17 ottobre.
Il barocco ibleo è conosciuto al di fuori della Sicilia?
La Sicilia è da sempre terra di conquista, per sua costituzione, per la sua localizzazione baricentrica che nel tempo ne ha forgiato la genetica. E così succede che le sue bellezze restano facilmente incomprese ai Siciliani, che le vivono inconsapevolmente e spesso calpestano senza rispetto alcuno, per mancanza di vera conoscenza. Probabilmente ci vuole la giusta distanza critica per riconoscerne il valore, per vedere tutta quella bellezza, per capire che è una ricchezza autentica di cui andare orgogliosi nel mondo.
Questa mostra è alla portata di tutti o per addetti ai lavori?
Barocco & Neobarocco è un festival alla sua prima edizione: sarà una festa vera intorno al design, organizzata secondo momenti diversi che coinvolgeranno gli addetti ai lavori (le conferenze ad esempio rilasciano i cfp) ma soprattutto aperta a tutti coloro che si sentono di appartenere al nostro tempo, e vogliono conoscere la contemporaneità tramite le diverse espressioni del progetto.
Informazioni e dettagli al sito www.baroccoeneobarocco.com
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