Raid vandalico al Centro Padre Nostro: parlano il sindaco Orlando e il consigliere comunale Canto

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Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e il consigliere Leonardo Canto si esprimono riguardo all’ennesimo raid vandalico al Centro Padre Nostro, fondato da Don Pino Puglisi nel quartiere Brancaccio.

L’amministrazione comunale condanna duramente quanto accaduto ieri al Centro Padre Nostro – afferma Orlando –. Ho già disposto l’estensione del sistema di videosorveglianza e la collocazione dei necessari apparati a tutela di un luogo che è presidio di legalità e memoria. L’ennesimo raid nei confronti del Centro Padre Nostro è un attacco a tutta la città di Palermo e ai suoi valori di legalità, giustizia, integrazione e accoglienza. Un gesto intollerabile che sfregia la memoria di Padre Pino Puglisi. In questo momento difficile esprimo la mia vicinanza ai tanti volontari, agli operatori della struttura e al presidente Maurizio Artale e ringrazio le forze dell’ordine per il loro costante impegno”.

“Stamane ho portato la mia solidarietà ai volontari che hanno subito l’ennesimo Raid – sottolinea Canto – presso la struttura di via San Ciro. Si è trattato dell’ultimo di una lunga serie che manifesta, ancora una volta, la presenza di un forte disagio sociale che si vive nei quartieri periferici della città. Ritengo che la semplice repressione del fenomeno non basta: essenziale per la nostra comunità è ristabilire quella coesione del tessuto sociale che si è sfilacciata soprattutto negli ultimi anni. Torno a ripetere che misure come il reddito di cittadinanza hanno soltanto spostato il disagio dei percipienti dalle piazze e dagli enti caritatevoli verso la propria dimensione privata. Non possiamo fermarci all’erogazione di una somma mensile e pensare di avere così risolto i problemi sociali nella nostra città: è essenziale attivare al più presto i Puc e quelle misure di inserimento dei percettori del reddito in attività di volontariato a beneficio della collettività. L’attacco al Centro padre Nostro rappresenta un attacco al cuore dei valori su cui si fondano le istituzioni ed il vivere civile e trovano terreno fertile nell’emarginazione sociale. Ho inviato stamane una nota al nuovo sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo Marco Betta per richiedere l’organizzazione di spettacoli ed iniziative culturali, nel periodo estivo, in tutti i quartieri periferici della città: dobbiamo portare la musica, l’arte, la poesia, nelle nostre periferie, dobbiamo portarla fuori dal Teatro e per la strada: sarà un semplice primo passo ma “non di solo pane vive l’uomo” e le istituzioni a vario livello devono cooperare per ridare una vera centralità sociale e culturale ai nostri quartieri periferici. Se non ristabiliamo quella coesione sociale e quel senso di appartenenza, fenomeni come questo purtroppo saranno sempre più frequenti e neanche 100 telecamere o un inasprimento della repressione potranno placarli”.

LEGGI ANCHE: CENTRO PADRE NOSTRO A BRANCACCIO, ALTRO RAID VANDALICO: DANNEGGIATI QUATTRO PANNELLI

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Redazione Palermo

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