Rajae di “Striscia la notizia” aggredita dai borseggiatori alla meteo di Roma: “Avevano anche uno spray al peperoncino” [VIDEO]

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Da Brumotti che rischiò il linciaggio a Napoli a Max Laudadio preso a bastonate in un parcheggio di Varese: gli inviati di “Striscia la notizia” si trovano spesso in situazioni molto pericolose. Teppisti e malviventi non si fermano neanche davanti alle donne e così anche l’inviata Rajae Bezzaz ha dovuto fare i conti con l’aggressione di un gruppo di borseggiatori nella meteo di Roma.

I borseggiatori di Roma

Più volte “Striscia la notizia” ha raccontato delle borseggiatrici rom nella meteo di Roma, che spesso la fanno franca per la giovane età o perché incinte e che sono riconoscibili per le “borse a tracolla alle quali appendono voluminosi giacconi per nascondere le loro mani leste”.

La meteo di Roma è “terra di conquista” per i borseggiatori dell’Est Europa, ai quali però si sono affiancati da tempo i “tagliaborse latinoamericani”, gruppi composti da giovani ragazzi che sono diventati il terrore dei cittadini romani e dei turisti. Ormai si sentono talmente intoccabili che, se vengono scoperti, diventano anche violenti come successe nel novembre del 2023, quando dei borseggiatori furono scoperti e scatenarono una rissa a bordo della meteo.

La strategia dei borseggiatori latinoamericani

Rajae ha ricostruito il modus operandi dei borseggiatori latinoamericani che, tramite una strategia collaudata, “si coordinano tra loro grazie agli auricolari del telefonino”.

Oltre agli auricolari i borseggiatori sono facilmente riconoscibili anche per i vistosi tatuaggi, ma riescono a confondersi ugualmente tra la folla per mettere a segno i loro colpi. Durante il servizio di Rajae un membro della baby gang si è accorto di essere filmato e si è rivolto urlando contro una telecamera “Uomo di m***a”.

“Rom e latinos sembrano conoscersi, e si avvisano tra di loro della nostra presenza” – ha spiegato l’inviata di Striscia, descrivendo una malsana collaborazione tra i due gruppi di delinquenti che così si “spartiscono” il territorio.

I pezzi “grossi” sono spesso ben vestiti e dotati di auricolari. Gli operatori della sicurezza, sconsolati, hanno sospirato: “Lavorando qua li conosco tutti. Non possiamo fare un c**o, non li puoi toccare, non puoi fare niente”.

L’assalto

L’aggressione alla troupe si è verificata alla stazione Spagna della Metro A, mentre gli inviati di Striscia stavano ricostruendo il modus operandi dei borseggiatori. Un “palo” individua le prede e avvisano i borseggiatori in azione sulla banchina che, dopo aver coperto le mani con le giacche, attendono l’arrivo della metro e approfittando della ressa mettono a segno il furto, solitamente portafogli e telefonini.

Una volta compiuto il furto scendono dal treno e consegnano la refurtiva a insospettabili, ragazzini o donne incinte, che a loro volta la danno ad un ragazzo transessuale. “Sta tutti i giorni in questura, ma il giorno dopo esce fuori” – ha raccontato un addetto alla sicurezza.

Ed è proprio il ragazzo trans ad essere beccato dall’inviata di Striscia la notizia nel tentativo di mettere le mani nella borsa. Quando è stato richiamato, il ragazzo ha risposto: “Non ti ho toccata amore mio. Forse ti tocco il c**o, non la borsa. Mi piacciono i bei c**i“.

La situazione si è poi surriscaldata e la troupe di Striscia è stata aggredita dall’intera banda con calci, pugni e addirittura uno spray al peperoncino. “Cosa succederebbe se, colti sul fatto, usassero lo spray all’interno di un vagone chiuso?” – ha chiesto preoccupata Rajae prima di chiudere il servizio.

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Redazione Nazionale

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