“I danni causati dall’incendio sono irreversibili”, ha detto il sindaco dell’isola, Pedro Edmunds.
I moai, ha scritto Tepano sulle pagine web ufficiali del parco, “sono completamente carbonizzati”.
L’Isola di Pasqua conta quasi 1.000 megaliti, i cosiddetti moai, che hanno teste gigantesche e in genere sono alti circa 4 metri. Statue, queste, scolpite da una tribù polinesiana più di 500 anni fa.
L’incendio, scoppiato lunedì, ha interessato “quasi 60 ettari”, ha twittato Perez Dattari. L’incendio sarebbe stato appiccato deliberatamente e si è sviluppato intorno al vulcano Rano Raraku.
L’Isola di Pasqua si trova a 3.500 km dalla costa del Cile e la sua economia si basa sul turismo, che ha riaperto i battenti appena tre mesi fa dopo la lunga chiusura a causa della pandemia di coronavirus. Il sito è stato, quindi, nuovamente chiuso, mentre un team di esperti sta valutando l’effettiva entità dei danni.
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