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Rapimento di Kata, emerge un nuovo e inquietante dettaglio

Pubblicato il 23 Giugno 2023

Continuano senza sosta le ricerche della piccola Kata, la bimba di 5 anni scomparsa dallo scorso 10 giugno a Firenze senza lasciare alcuna traccia. L’ipotesi più accreditata è che si sia trattato ad un rapimento legato ai pessimi rapporti tra le famiglie che abitano nello stabile e al caso sembra essere collegato il tentato omicidio di Santiago Manuel Medina Pelaez, volato dal balcone del terzo piano dell’ex albergo e rimasto miracolosamente vivo poco prima della sparizione della bimba. Intanto un servizio di Mattino Cinque News ha rivelato altri dettagli che potrebbero aiutare a fare luce sulla vicenda.

Rapimento Kata, il primo covo dei rapitori è stato un laboratorio per la droga?

Il programma ha mostrato un buco presente nella recinzione dell’ex albergo dove, probabilmente, i rapitori hanno trovato una via di fuga portando con loro la bambina.

Secondo le ricostruzioni di Mattino Cinque News i rapitori potrebbero avere usato un edificio adiacente all’ex albergo come covo, una struttura fatiscente e abbandonata.

All’interno della struttura c’era un tavolo al centro di una grande stanza, con diversi strumenti e oggetti che lascerebbero pensare ad un rudimentale laboratorio per produrre droga. Si ipotizza che, almeno nelle prime ore, la bambina sia stata nascosta proprio in quell’edificio, ma al momento si tratta solo di ipotesi.

Pochi giorni fa l’ex albergo è stato sgomberato, ma almeno per il momento non sono emersi dettagli utili al ritrovamento della bambina. Il dispiegamento di forze dell’ordine è massiccio e continuano gli appelli disperati della mamma della bimba peruviana scomparsa, che chiede ai rapitori di lasciare libera la sua bambina.

“È impossibile che si sia persa da sola, qualcuno l’ha presa e l’ha portata via – ha raccontato alla stampa – ho detto ai carabinieri chi può essere stato. Solo Dio sa quello che sento, mettete una mano sul cuore e liberatela”.