Pubblicato il 12 Novembre 2024
Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato di Latina ha eseguito l’arresto di due cittadini italiani accusati di essere i presunti autori di diverse rapine aggravate e ricettazione. Gli arresti sono avvenuti in seguito a un’ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Latina, collegata a una serie di eventi criminali avvenuti tra maggio e giugno di quest’anno che hanno colpito vari esercizi commerciali nella regione.
L’Indagine e i Luoghi Colpiti
Le investigazioni, condotte dal Distaccamento della Polizia Stradale di Aprilia e coordinate dalla Procura della Repubblica locale, hanno portato alla luce un totale di cinque rapine commesse nel territorio di Aprilia, Anzio e Nettuno. Gli individui arrestati, M.A. e D.F., entrambi del 1991 e residenti ad Aprilia, sono sospettati di aver orchestrato attacchi ai danni di vari esercizi, tra cui il bar dell’area di servizio Fiamma 2000, il distributore di carburante IP sulla SS 148 Pontina in località Campoverde, il bar dell’area di servizio Smaf sulla via Nettunense ad Anzio, e la pizzeria Sampei di Nettuno.
La Modalità delle Rapine
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il modus operandi dei due rapinatori era simile in ciascun colpo: uno dei due restava fuori, a bordo di un’auto o di uno scooter (risultati sempre rubati), mentre l’altro, travisato e armato, entrava nei locali minacciando i presenti. Gli strumenti di intimidazione variavano, spaziando da pistole a fucili o coltelli. Il loro obiettivo era appropriarsi dei soldi contenuti nelle casse e, in alcuni casi, anche di “Gratta e Vinci”, prima di dileguarsi rapidamente dal luogo.
L’Esito delle Indagini
Grazie alle denunce delle vittime, la polizia ha potuto ricostruire nel dettaglio quanto accaduto. Le indagini sono state supportate da numerosi riscontri oggettivi, tra cui immagini tratte da sistemi di videosorveglianza privati e comunali, che hanno permesso di tracciare i percorsi seguiti dai veicoli rubati utilizzati per le rapine.
La profonda conoscenza del territorio e delle persone che potevano essere coinvolte in tali atti criminali ha permesso agli agenti di identificare i sospetti in tempi molto brevi. Successivamente, sono stati informati la Procura della Repubblica di Latina, che ha richiesto l’emissione delle misure cautelari restrittive, e il Tribunale, che ha disposto l’arresto.