Due uomini, un ingegnere informatico di Cervia e un impiegato regionale di Ravenna, sono stati arrestati dalla polizia postale dopo che sui loro computer sono stati trovati decine di migliaia di file pedopornografici. L’inchiesta, coordinata dalla Dda (Direzione distrettuale antimafia), è iniziata a Bologna, partendo da materiale scambiato nel dark web o scaricato tramite il software eMule.
Secondo quanto riportato dai giornali locali, ieri mattina, venerdì 17 gennaio, si è svolta l’udienza preliminare. Il giudice per le indagini preliminari, accogliendo la richiesta del pubblico ministero, ha disposto la custodia cautelare in carcere per il rischio di recidiva del reato.
I due uomini, di circa 50 e 60 anni, non si conoscono e non hanno legami tra loro, se non per il reato che hanno commesso. È probabile che gli investigatori siano giunti alle loro abitazioni seguendo le tracce lasciate da un file condiviso tramite lo stesso software.
Immagine di repertorio.
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