Pubblicato il 10 Gennaio 2024
Padre e figlio originari di Bertinoro in provincia di Forlì-Cesena, rispettivamente di 54 e 22 anni, sono finiti entrambi in carcere per aver aggredito i carabinieri dopo uno scontro che si è verificato nel centro di Ravenna e proseguito poi nell’ospedale. Il giovane ha prima aggredito i carabinieri dopo la segnalazione di una lite, dopodiché il padre è sopraggiunto in un secondo momento per dare manforte al figlio.
La lite in centro
I fatti risalgono alla mezzanotte del 5 gennaio, quando i carabinieri sono intervenuti in piazza Andrea Costa per la segnalazione di una lite tra due giovani. I militari della Radiomobile, sopraggiunti sul posto, hanno provato a fermare il 22enne per identificarlo, ma la situazione si è subito surriscaldata per la presenza di alcuni conoscenti e amici del ragazzo.
Il 22enne, in evidente stato di alterazione, ha continuato a inveire contro i carabinieri con un atteggiamento minaccioso e i militari per calmarlo hanno fatto ricorso allo spray al peperoncino. Sul posto è arrivata anche un’ambulanza, che ha soccorso il 22enne risultato positivo ad alcol e stupefacenti e che lo ha portato al pronto soccorso. Il ragazzo, non contento, ha aggredito un paramedico e due carabinieri, per i quali sono stati diagnosticati 7 giorni di prognosi.
L’arrivo del padre
Il peggio però doveva ancora venire poiché il padre del ragazzo, venuto a conoscenza di quanto successo, si è recato come una furia in ospedale a chiedere spiegazioni. E così è entrato tra i pazienti in codice rosso senza alcun permesso e ha iniziato a invenire contro i militari e i sanitari.
Non senza difficoltà entrambi sono stati bloccati e arrestati a vario titolo con l’accusa di resistenza e violenza e pubblico ufficiale e per interruzione di pubblico servizio.