Pubblicato il 17 Ottobre 2022
I dati sul reddito di cittadinanza, che rappresenterebbe una lecita fonte di sostentamento per le famiglie preoccupano, e i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli nel periodo compreso tra aprile e ottobre di quest’anno hanno scoperto ben 662 furbetti di questa forma di entrata tanto discussa negli ultimi anni.
Le tre macro aree
Per 287 di questi si ipotizza il reato di truffa sul reddito di cittadinanza e la chiusura del terzo capitolo dell’inchiesta dei militari ha mostrato un quadro piuttosto preoccupante. La somma che è stata rilevata dai militari è di 2.962.551,06 euro e l’inchiesta si è svolta su tre macro aree della provincia partenopea: Napoli (con Pozzuoli, Monteruscello, Quarto, Monte di Procida, Bacoli, Ischia, Procida, ndr), provincia settentrionale (area giuglianese compreso litorale, Castello di Cisterna e area a nord del Vesuvio, area maranese, Casoria e comuni limitrofi e area nolana) e provincia meridionale (vesuviano lungo la costa, area di Torre Annunziata, Torre del Greco, Volla, Ercolano, Cercola, penisola sorrentina, Castellammare di Stabia e Capri).
I dati per ogni area
Entrando nei dettagli per queste tre macro aree per il reddito di cittadinanza vengono fuori numeri a dir poco sconcertanti. Per il comprensorio più vicino al capoluogo campano si parla di 731.973,68 euro e le municipalità più colpite da questo fenomeno sono 3, 4 e 6, ovvero i quartieri Stella, San Carlo Arena, San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale, Zona Industriale, Barra, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli. Per la provincia settentrionale il valore ammonta a 1.461.878,27 euro e il Comune con più irregolarità è quello di Acerra con 707.787,49 euro di benefici illeciti, seguito da Pomigliano D’Arco, Giugliano in Campania e Arzano. Per la parte sud della provincia invece il valore è 403.281,27 euro e il Comune che ha visto più operazioni è Torre del Greco con 81.533 euro, seguito da San Giuseppe Vesuviano con 71.502 euro.