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Reddito di Cittadinanza

Reddito di cittadinanza, in 62mila lo percepivano illegalmente: 665 milioni il danno allo Stato

Pubblicato il 20 Gennaio 2025

Sarebbero oltre 62mila le persone che avrebbero percepito illegalmente il Rdc, causando un danno alle casse dello Stato di 665 milioni di euro tra il 2019 e il 2023.

Sono questi i dati che emergono dalle indagini, ancora in corso, dalla Guardia di finanza. Il modus operandi, sempre lo stesso: documenti falsificati, con la compiacenza di alcuni uffici postali, Caf e, in certi casi, anche con l’intervento della criminalità organizzata.

I ‘furbetti’ dall’estero

Da aprile 2019 al 31 dicembre 2023: il reddito di cittadinanza è durato circa 58 mesi e, in questo arco temporale più di 1,1 milioni di famiglie hanno ricevuto mensilmente un assegno medio di 540,38 euro. Lo Stato ha speso più di 34,5 miliardi di euro in quattro anni e mezzo.

Una misura a tutela delle delle persone più in difficoltà ma, che è stata continuamente oggetto, di tentativi di frode. Alla Guardia di finanza risultano coinvolti a vario livello anche alcuni Caf e Patronati che compilavano le domande falsificando i dati e, in alcuni casi, addirittura i nomi dei richiedenti. Basti pensare che alcune centinaia di persone nemmeno erano residenti in Italia. Questi casi specifici – dove si intuisce un intervento della criminalità organizzata – sono complicati dalle difficoltà di ricostruire i flussi di denaro, ormai all’estero. Per tutti gli altri, invece, la Guardia di finanza ha già compiuto quasi 76mila interventi, con esito positivo in 60mila casi.

La maxi-indagine della Guardia di finanza

Le Fiamme gialle coordinano sull’intero territorio italiano controlli incrociati sfruttando un metodo di analisi che possa far emergere gli ‘indici di rischio’, ovvero, quanto è probabile che una persona stia frodando. I principali sospettati vengono poi segnalati ai reparti territoriali della Guardia di finanza, che approfondiscono le situazioni caso per caso in via telematica e anche con controlli diretti.

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