Pubblicato il 29 Luglio 2023
E oggi scatta l’esultanza su Libero, Il Tempo e Il Giornale.
“La rivolta dei fannulloni orfanelli di Conte“, titola il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti. E ancora: “Monta la protesta. A Napoli uffici Inps presi d’assalto. Pd e M5s soffiano sulla protesta”. Il quotidiano di Augusto Minzolini invece sostiene che ci fosse qualcuno che era in partenza per Sharm-El-Sheik quando ha ricevuto l’sms.
Il Tempo, invece, sceglie un refrain caro a Matteo Salvini: “La pacchia è finita”. E ricorda: “Ci è costato oltre 20 miliardi tra i controlli flop di Tridico, furbetti e soldi non dovuti”.
In una nota l’Inps ha spiegato che con l’sms ha informato gli interessati della sospensione del beneficio. Ricordando che c’è la possibilità di una presa in carico dei servizi sociali: in questo caso la sospensione sarà revocata. E sottolineando che “questa eventualità riguarda esclusivamente le persone che versano in un particolare stato di bisogni complessi e di difficoltà di inserimento sociale o lavorativo”.
A giugno hanno ricevuto il reddito o la pensione di cittadinanza un milione e 10.536 persone. La spesa complessiva è stata di 590,8 milioni di euro. L’importo medio a famiglia a giugno è stato di 565,69 euro.
Nel capoluogo della Campania sono 373mila persone coinvolte. L’ assegno medio arriva a 652,58 euro. A Napoli ci sono più beneficiari di Lombardia, Piemonte e Veneto (quasi 139mila) e più dell’intera Italia Centrale (143mila).
Si capisce, quindi, perché sono stati presi d’assalto gli sportelli e il centralino dell’Inps., ricostruisce Open.
E c’è anche chi segnala qualche problema correlato: “Finora ho impiegato 102 percettori del reddito in vari progetti in favore della comunità. E adesso?”, dice Giacomo Pirozzi, sindaco di Calvizzano, un piccolo comune a nord di Napoli.
Per il resto si attende il nuovo assegno di inclusione che riguarderà sempre chi ha minori, anziani o disabili in casa. La misura sarà attivata dal primo gennaio 2024.
Intanto, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte va all’attacco in un’intervista a La Stampa.
Dice che il taglio è “un modo per dire adesso arrangiatevi“.
Per il grillino “si è giocata una partita politica sulla pelle delle persone”.
E ancora: “Poco importa al governo se queste persone stiano attraversando un momento di difficoltà dovuto alla mancanza di lavoro o se quei soldi servivano per integrare uno stipendio da fame. Dal primo agosto, zero”.
E conclude: “Meloni ha voltato le spalle a chi soffre senza neanche metterci la faccia, con un sms”.