Pubblicato il 21 Marzo 2024
La chirurgia continua a fare progressi e ultimamente potrebbe essere stato fatto un passo decisivo contro le malattie gravi di tipo renale. A Boston alcuni chirurghi hanno trapiantato il rene da un maiale geneticamente modificato su un uomo di 62 anni affetto da una grave malattia renale terminale.
In passato erano state fatte operazioni del genere, ma sempre su pazienti in stato di morte cerebrale, cioè clinicamente morti. Questo è invece il primo caso di trapianto di un rene di maiale su un uomo in vita e al momento sta avendo successo, cosa che fa ben sperare le centinaia di migliaia di persone affette da gravi malattie renali.
Le condizioni del paziente
Come rivelato dal New York Times, il rene ha iniziato a produrre urina poco dopo l’intervento. Inoltre, come riferito dal Massachusetts General Hospital, le condizioni del paziente migliorano a vista d’occhio. Cammina autonomamente e, se le sue condizioni dovessero continuare a migliorare, potrebbe essere dimesso abbastanza presto.
Leonardo V. Riella, direttore medico dei trapianti di rene dell’ospedale, ha sottolineato la portata rivoluzionaria di questo intervento che, se dovesse funzionare e continuare a dare buoni risultati, rappresenterebbe una speranza per chi è affetto da gravi malattie renali e renderebbe la dialisi una pratica ormai obsoleta.
I precedenti
Un primo tentativo di trapianto di un rene animale su un essere umano risale al 2021, su una paziente affetta da una gravissima disfunzione renale, ma fallì.
Un altro tentativo fu fatto nel 2023 dall’equipe dei medici della New York University Langone, guidata dal professor Robert Montgomery, che era riuscito a trapiantare un rene di maiale geneticamente modificato capace di funzionare bene dopo 32 giorni in cui l’uomo era stato dichiarato morto.