Pubblicato il 15 Ottobre 2022
COMUNICATO STAMPA
Ribadiamo la nostra assoluta contrarietà al rigassificatore a Piombino e sosteniamo la manifestazione del 20 ottobre promossa dai comitati e ci auguriamo la massima partecipazione allo sciopero da parte di lavoratori e lavoratrici, a partire dalle Rsu delle aziende private e pubbliche, come di pensionati/e, studenti, cittadini/e.
Finalmente anche la Cgil ha annunciato lo sciopero. Non averlo deciso per il 20 ottobre è un’occasione persa, ma auspichiamo che le iniziative possano comunque convergere verso un unico grande movimento di lotta: in questo momento è importante costruire tutte le possibili, necessarie convergenze.
Siamo convinti che fermare adesso il rigassificatore sia un passo indispensabile per non imbottigliare in porto il traffico da e per le acciaierie, come pure traghetti e turismo per l’Arcipelago toscano.
Senza dimenticare il rischio che rappresenta una simile concentrazione di gas, né l’inquinamento delle acque marine.
Al contrario, c’è bisogno più che mai di conquistare una siderurgia moderna, con impianti lontani dalla città, bonifiche profonde, a cominciare dalla cokeria, la quale disperde amianto, come avverte l’Arpat, senza che il Sindaco intervenga nella sua veste di autorità sanitari. Senza il rigassificatore, porto e industria possono convivere con una diversificazione economica amica dell’ambiente che crei nuovi posti di lavoro buoni, se finalmente lo Stato interverrà energicamente, cominciando con il riprendere il controllo delle acciaierie al posto di Jindal.
Area congressuale Le Radici del Sindacato di opposizione in Cgil