Pubblicato il 19 Marzo 2021
Sono un dirigente medico dell’ospedale Dono Svizzero di Formia e un 37enne tossicodipendente, le persone arrestate questa mattina su ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari della Procura di Cassino.
“Ricetta Express”, questo il nome dell’indagine che ha visto scendere in campo i carabinieri del Nas di Latina.
Nei fatti, il medico avrebbe fatto avere al 37enne, dietro compenso ovviamente, qualcosa come mille flaconi di morfina, attraverso false prestazioni mediche a carico di pazienti totalmente all’oscuro della vicenda. Ogni fiala sarebbe stata pagata 50 euro. Il medicinale veniva ritirato tanto presso alcune farmacie del luogo, quanto al pronto soccorso dell’ospedale, dove il medico ha lavorato fino ad oggi.
Sempre nell’ambito della stessa inchiesta, un dipendente di una farmacia è stato sospeso per un anno; inoltre, i suoi beni, pari ad una cifra di circa 470mila euro, sono stati sequestrati. La somma corrisponde a quella che sarebbe stata indebitamente rimborsata dalla Asl di Latina a 3 soggetti e ad un’altra indagata, una 62enne affetta da patologia oncologica.
I reati contestati, a vario titolo, dalla Procura di Cassino, vanno dalla corruzione al peculato, dal concorso in falso in certificazioni mediche, alla truffa al Ssn, fino alla detenzione illecita e spaccio di farmaci ad azione stupefacente.
Le indagini del Nas hanno preso il via dopo che era stata segnalata dalla Asl una immotivata ed eccessiva prescrizione di un farmaco ad azione stupefacente ad una sola paziente. Il dirigente medico del Dono Svizzero, con il concorso del farmacista, avrebbe prescritto indebitamente alla 62enne ben 1600 confezioni di uno spray nasale analgesico (che contiene una sostanza inclusa nella tabella degli stupefacenti), in aggiunta alla terapia già prescritta dal suo medico di famiglia. La cosa avrebbe indotto la Asl in errore tanto da rimborsare alla farmacia in questione, ed altre farmacie locali, oltre 470mila euro nel periodo tra il 2016 e il 2019.