Dalle città

Rider si rifiuta di salire al piano, massacrato di botte da una ventina di persone

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La vita dei rider è molto difficile: non solo devono percorrere molti chilometri tra le strade delle città, sotto il sole, la pioggia, il vento e la grandine, ma spesso diventano facili bersagli di malintenzionati che li derubano con aggressioni anche molto violente. Poi ci si mettono i clienti, che con il loro atteggiamento menefreghista e irrispettoso rendono questo lavoro quasi insostenibile.

L’ultimo grave episodio si è verificato a Palermo, dove un rider di 55 anni è stato malmenato prima da una persona e poi aggredito addirittura da altre 20 persone. Il motivo? Il rider aveva “osato” rifiutarsi di salire al piano, provocando la reazione scriteriata e violenta del cliente.

Rider si rifiuta di salire al piano, succede il finimondo

I fatti si sono svolti ieri sera, quando un rider 55enne di Glovo si era recato col suo scooter tra le 22 e le 22:30 a piazza Principe di Camporeale, come riportato da Palermo Today. Il cliente ha chiesto all’uomo di salire al piano e consegnargli il cibo, ma il rider ha risposto che non poteva. A quel punto si è scatenata la furia insensata dell’uomo, che prima ha iniziato a urlare contro il rider per poi picchiarlo. A dargli manforte sono arrivate almeno altre 20 persone, che hanno continuato a picchiare selvaggiamente e senza pietà il povero rider.

Perché i rider non possono salire ai piani?

La notizia è stata commentata da Francesco Brugnone, segretario generale della Nidil Cgil Palermo, che ha raccontato come il povero rider aveva contusioni e graffi in tutto il corpo, ma anche macchie di sangue sul torace e sulle braccia a testimonianza della barbara aggressione.

“Per fortuna che non si è tolto il casco, poteva finire peggio” – ha osservato Brugnone, che ha spiegato come gli altri 20 aggressori siano usciti dallo stesso portone. Il segretario ha specificato che i rider non hanno l’obbligo di fare consegne al piano, anzi, si sta valutando l’ipotesi di abolire questa possibilità poiché in questi frangenti si verificano spesso furti di monopattini e scooter.

Il rider ha avuto una prognosi di 90 giorni e Brugnone non ha potuto fare altro che sottolineare il preoccupante stato di degrado e di violenza della città di Palermo, richiedendo un maggior controllo da parte delle forze dell’ordine e del Comune di Palermo.

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Redazione Nazionale

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