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Riesumato il corpo di Amedeo Matacena, ex parlamentare di Forza Italia morto latitante. Indagata la moglie

Pubblicato il 17 Settembre 2024

Il 16 settembre del 2022 morì l’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena a Dubai, dove si era rifugiato dopo la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa nel processo “Olimpia”.

L’inchiesta sulla morte di Amedeo Matacena

La Procura di Reggio Calabria ha disposto la riesumazione del cadavere di Matacena, poiché ci sono diverse cose che non quadrano. Matacena ufficialmente è morto per infarto del miocardio, ma il sostituto procuratore Sara Parezzan sta portando avanti un’inchiesta per vederci chiaro e capire se la morte è stata effettivamente naturale.

Si indaga su un’altra morte sospetta, quella di Raffaella De Carolis, madre dell’ex parlamentare e vincitrice del titolo di Miss Italia nel 1962. La De Carolis morì il 18 giugno 2022, sempre a Dubai, esattamente tre mesi prima della morte del figlio.

C’è un collegamento tra le due morti? È la domanda alla quale sta provando a rispondere la Procura. Intanto nei giorni scorsi l’ex procuratore Giovanni Bombardieri, l’aggiunto Stefano Musolino e il pm Parezzan hanno disposto la riesumazione e l’autopsia del corpo di Matacena, che sarà esaminato dal medico legale Aniello Maiese e dalla tossicologa Chiara David. Il corpo di Matacena si trova nel cimitero di Formia, mentre quello della De Carolis a Reggio Calabria.

Indagata l’ultima moglie di Matacena

Matacena era latitante a Dubai da oltre 9 anni, dopo essere stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Era morto a pochi mesi dalla scadenza della condanna, infatti nel giugno nel 2023 sarebbe tornato un uomo libero. Come riportato da Today, il sostituto procuratore Sara Prezzan ha iscritto nel registro degli indagati l’ultima moglie di Matacena, la 43enne Maria Pia Tropepi.

A quanto pare la donna, originaria di Lamezia Terme, vive tra l’Italia e Dubai. Dopo la morte del marito si era opposta al rimpatrio della salma in Italia, affermando che l’uomo desiderava essere cremato. I figli si sono opposti e sono riusciti a far rimpatriare la salma del padre, poi seppellito nel cimitero di Formia.