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Rifle & Co., dichiarato il fallimento

Rifle & Co., dichiarato il fallimento

Pubblicato il 2 Ottobre 2020

Rifle & Co l’ultimo atto è il fallimento. La storica azienda di Barberini di Mugello, icona di stile negli anni 80 chiude. Lo ha dichiarato il tribunale ieri. Il brand fiorentino conta  96 dipendenti fra sede e negozi sparsi per l’Italia  già in cassa integrazione per Covid19 con gli ammortizzatori sociali straordinari previsti in questi casi.

Non è una semplice azienda che fallisce e che chiude, ma è la storia di un marchio, della creatività Italia che dal 1958 ha vestito generazioni e generazioni, milioni di persone. Un pezzo di storia della Moda del Jeans. Levis, Rifle queste erano le marche che andavano nei favolosi anni ’80. Indossarli voleva dire essere parte di qualcosa un progetto, un modo di pensare e vivere, un  un simbolo di qualità italiana riconosciuto nel mondo.

La decisione non stupisce gli addetti a lavori che seguivano le vicende societarie dei fratelli Fratini da tempo. Anni e anni di crisi che si pensava  che con il subentro di fondi esteri nel 2017 fossero solo un brutto ricordo ed invece La Rifle non ce l’ha fatta ad uscire dal tunnel, causa anche la pandemia che sta mettendo a dura prova l’intera economia mondiale

Rifle & co.

“Il tribunale ha disposto l’esercizio provvisorio per 45 giorni – dicono Alessandro Lippi della Filctem-Cgil e Gianluca Valacchi della Femca-Cisl che seguono la vicenda – e appena avremo l’ufficialità della nomina del curatore fallimentare, chiederemo un incontro per esaminare la situazione e cercare di dare un ulteriore sostegno economico ai dipendenti”