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Roma

Rimini, pretende pizza e birra gratis e scoppia il Far West al ristorante

Pubblicato il 16 Maggio 2024

Pomeriggio di ordinaria follia martedì 14 maggio in un ristorante nel centro storico di Rimini, dove un ragazzo italiano si è presentato ordinando pizza e birra. Fin qui nulla di strano, il problema è che il giovane pretendeva di essere servito senza sborsare neanche un euro. Richiesta che naturalmente è stata rigettata dal proprietario e il suo rifiuto ha scatenato l’ira funesta del ragazzo che ha dato di matto, aggredendo l’uomo e distruggendo tutto quello che gli capitava a tiro.

L’aggressione

I fatti si sono svolti martedì pomeriggio verso le 19:00 in un locale in via Castelfidardo dove, secondo la denuncia, il proprietario sarebbe stato aggredito prima verbalmente e poi fisicamente dal ragazzo dopo essersi rifiutato di consegnargli gratuitamente una pizza e una birra gratis.

Il giovane, furioso, avrebbe colpito il titolare con un pugno per poi scaraventare in aria sedie e tavolini del locale, costringendo i clienti e i presenti a trovare riparo nel locale per evitare di essere feriti. Non contento il ragazzo avrebbe preso una bottiglia di vetro da un locale vicino per poi scagliarla contro la vetrina, danneggiandola, e continuando a minacciare chiunque fosse nei paraggi.

L’arrivo della polizia

È così partita la telefonata all’1-1-2 e poco dopo si sono presentati sul posto i poliziotti, ma neanche la loro presenza è bastata per placare i bollenti spiriti del ragazzo che, secondo i presenti, era in evidente stato di alterazione psicofisica.

Il ragazzo ha aggredito anche i poliziotti, che con fatica sono riusciti a bloccato e spingerlo nell’auto di servizio. Il giovane è stato arrestato con l’accusa di tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per possesso di armi od oggetti atti ad offendere, danneggiamento aggravato, violazione del Dacur (Divieto di accesso ai pubblici esercizi) nella zona di Rimini e lesioni personali. Al termine dell’udienza per direttissima è stato confermato l’arresto e applicata la misura della custodia cautelare in carcere.