Pubblicato il 14 Aprile 2025
Latina, serata di violenza tra adolescenti: tredicenne ferito durante una rissa nel centro
Un’altra notte di tensione nel cuore di Latina, dove sabato sera il centro cittadino è stato teatro di scontri tra gruppi di adolescenti. La situazione, sfuggita rapidamente al controllo, ha portato al ferimento di un ragazzo di 13 anni, trovato insanguinato in piazza San Marco e trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Maria Goretti.
Pugni, fughe e silenzi: il racconto di una serata fuori controllo
La prima segnalazione è giunta da piazza Dante, dove numerosi passanti hanno riferito di una zuffa tra decine di minorenni. Ma quando le volanti della Polizia sono arrivate sul posto, i gruppi si erano già spostati verso altre zone del centro. Seguendo nuove segnalazioni, gli agenti hanno raggiunto piazza San Marco, dove hanno trovato il 13enne con una lesione evidente alla mandibola e il volto coperto di sangue.
Nonostante i tentativi degli agenti, la vittima ha rifiutato di fornire spiegazioni, alimentando il sospetto che potesse aver partecipato attivamente alla rissa. Nessuno dei presenti ha collaborato, rendendo ancora più complessa la ricostruzione dei fatti.
Tensione anche al pronto soccorso: interviene di nuovo la Polizia
Il clima si è ulteriormente surriscaldato all’arrivo della madre del ragazzo al pronto soccorso, dove si erano già radunati alcuni conoscenti del ferito. Le tensioni sono esplose verbalmente, alimentate dal sospetto che tra i presenti ci fossero anche alcuni aggressori. Il personale sanitario, per evitare che la situazione degenerasse, ha chiesto un nuovo intervento delle forze dell’ordine, che hanno riportato la calma.
La Questura indaga: si temono nuovi episodi
In queste ore gli investigatori della Questura di Latina stanno analizzando i movimenti dei gruppi coinvolti e cercando di individuare i protagonisti degli scontri, in un contesto che appare riconducibile a rivalità tra bande giovanili e dinamiche riconducibili a fenomeni di bullismo strutturato.
Secondo fonti interne, l’obiettivo è prevenire possibili vendette e approfondire il contesto familiare e sociale dei ragazzi coinvolti, avviando anche percorsi di recupero psicologico e comportamentale, laddove necessario.