A Varese oggi è lutto cittadino e sono esposte le bandiere a mezz’asta.
Ad accompagnare la bara di legno chiaro, con un cuscino di fiori bianco diversi applausi che sono proseguiti anche nella chiesa.
Dietro il feretro la famiglia.
La premier Giorgia Meloni, arrivata insieme con il presidente del Senato Ignazio La Russa, è stata accolta da un applauso.
In chiesa anche i due vice premier Matteo Salvini e Antonio Tajani.
Presenti alle esequie anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e diversi ministri. I tre governatori leghisti, Massimiliano Fedriga, Attilio Fontana e Luca Zaia sono entrati insieme in chiesa.
ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, arrivando ai funerali di Stato di Roberto Maroni.
“A volte è molto meglio il confronto con qualcuno che non è della tua parte politica e non ti dà necessariamente ragione – ha aggiunto – Maroni ha rappresentato uno stile che oggi, anche in generale nella politica, non vediamo più, quello stile dialogante che dovrebbe caratterizzate tutti. Da alcuni mesi avevo smesso di disturbarlo al telefono ma ci siamo scritti messaggi fino alla settimana scorsa”.
Sala ha poi ricordato anche il contributo dato da Maroni alla candidatura di Milano alle Olimpiadi invernali del 2026.
“Era molto visionario. Aveva una capacità di guardare molto avanti nei tempi, che mancherà. Le Olimpiadi le abbiamo portate a casa anche grazie a lui – ha concluso – Ma soprattutto in lui c’era una incrollabile fiducia sul fatto che lo si potesse fare e che si potevano fare le cose con coraggio. Era un uomo molto coraggioso”.
“Credo che Roberto Maroni fosse davvero una persona perbene e anche un interlocutore molto piacevole. Un avversario leale, quindi credo che la Lombardia abbia perso una persona seria”, così il candidato alla presidenza della Regione Lombardia del centrosinistra Pierfrancesco Majorino.
Con queste parole il vescovo ausiliare di Milano Giuseppe Vegezzi ha ricordato Roberto Maroni nell’omelia.
“Le sue origini umili non le ha mai rinnegate e le ha sempre vissute con normalità, soprattutto quando tornava a Lozza dove era non il ministro ma il marito di Emilia e il padre di Chelo, Fabrizio e Filippo – ha aggiunto -. È bello pensarlo che sta cantando anche per noi”.
Il vescovo ha ricordato la sua passione per la musica nella band Distretto51, e quando suonava ai matrimoni in chiesa. Passione espressa fino all’ultimo anche sui social, così come dimostra l’ultimo post fissato in alto su Twitter lo scorso 18 ottobre.
“Aveva uno stile capace di ascoltare e capire tutti – ha concluso – e ha sempre inteso l’impegno politico come servizio per il bene dei cittadini. Un uomo sempre pronto per dialogare e mai teso a distruggere”.
Dopo quelli registrati nelle settimane e nei mesi scorsi, ancora terrore nel Salento per una…
Come riportato da Adnkronos, Pino Insegno è pronto a querelare Open e altre testate giornalistiche…
Come riportato dal Corriere della Sera, sembra che Chiara Ferragni e il Codacons abbiano trovato…
Il nuovo Codice della Strada impone misure molto severe sia per quanto riguarda le vetture,…
La guerra tra Ucraina e Russia, che inevitabilmente sta coinvolgendo tutta l'Europa, non si combatte…
39 voti favorevoli e 20 contrari Con 39 voti favorevoli e 20 contrari l'Assemblea Regionale…