Pubblicato il 3 Agosto 2024
Nello scorso mese di febbraio Roberto Vannacci finì sotto indagine con l’accusa di peculato e truffa per il periodo da addetto militare pro-tempore che aveva svolto in Russia all’ambasciata italiana a Mosca, tra il 2021 e il 2022. Adesso è arriva la sentenza che proscioglie il generale da qualsiasi accusa e la notizia è stata diffusa dal suo avvocato, Giorgio Carta. Il suo legale ha comunicato che Vannacci è stato giudicato innocente per la non sussistenza di alcun tipo di responsabilità amministrativa, per dolo o colpa grave.
Vannacci prosciolto dalle accuse
Su Vannacci, eletto come europarlamentare e tra i vice di Bardella, la Procura militare aveva aperto un’inchiesta dopo un’ispezione ministeriale. Al generale era stato contestato l’utilizzo improprio di auto di servizio e di risorse del fondo “Promozione Italia” per l’organizzazione di cene ed eventi all’ambasciata di Russia.
Il suo avvocato ci ha tenuto a precisare che, contrariamente a quanto riportato dalla stampa, i fatti in questione non sono mai stati contestati né dalla Procura militare né da quella ordinaria. Una conclusione positiva per il generale che, come evidenzia il suo avvocato Carta, “esclude definitivamente ogni ipotizzata responsabilità amministrativa e contabile”.
La notizia ha fatto naturalmente tirare un sospiro di sollievo allo stesso Vannacci, che ha esultato sui social per l’assoluzione e il proscioglimento da ogni accusa. Il generale ha scritto di aver sempre agito nel massimo rispetto delle leggi e nell’interesse del paese. “Sono grato che la verità sia emersa e che la mia integrità sia stata confermata” – ha aggiunto sui suoi profili social, dove ha allegato anche l’immagine dell’atto che lo scagiona da ogni accusa.